Stoccolma, 6 ottobre 2025 – Sono stati annunciati oggi i vincitori del Premio Nobel per la medicina 2025, riconosciuti per le loro ricerche rivoluzionarie sui meccanismi di tolleranza del sistema immunitario. I premiati sono Mary Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi, i cui studi hanno ampliato la comprensione delle dinamiche immunologiche fondamentali, aprendo nuove prospettive terapeutiche per malattie autoimmuni e trapianti.
I protagonisti del Nobel per la medicina 2025
L’Istituto Karolinska, che assegna il riconoscimento più prestigioso nel campo della fisiologia o medicina, ha scelto oggi di premiare il lavoro di Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi, che ha permesso di identificare i meccanismi con cui il sistema immunitario mantiene un equilibrio tra riconoscimento del sé e difesa contro agenti patogeni. Questa scoperta è considerata un passo decisivo per lo sviluppo di terapie innovative contro malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 e la sclerosi multipla.
L’Istituto Karolinska assegna annualmente il Premio Nobel per la medicina, istituito nel 1901 per volontà di Alfred Nobel, a scienziati che con le loro ricerche hanno dato contributi fondamentali per il miglioramento della salute umana. Il premio consiste in una medaglia d’oro, un diploma e un premio in denaro che quest’anno ammonta a circa un milione di euro.
Un riconoscimento che segue la tradizione di eccellenza
Nel 2024 Victor Ambros e Gary Ruvkun avevano vinto il Nobel per la medicina per la scoperta dei microRNA, molecole chiave nella regolazione genica, mentre nel passato il premio ha spesso evidenziato scoperte legate all’immunologia e alla biologia cellulare, sottolineando l’importanza di discipline come la genetica, la microbiologia e la fisiologia molecolare nella comprensione delle malattie.
Il 10 dicembre, in occasione dell’anniversario della morte di Alfred Nobel, i vincitori saranno ricevuti a Stoccolma dal re di Svezia per la cerimonia ufficiale di consegna dei premi, seguita da un banchetto reale.
Impatto delle scoperte sulla tolleranza immunitaria
Le ricerche premiate con il Nobel per la medicina hanno delineato i meccanismi con cui l’organismo riesce a distinguere tra cellule proprie e agenti estranei, prevenendo risposte immunitarie dannose verso i tessuti propri. La capacità di modulare questa tolleranza è fondamentale per trattare patologie autoimmuni e migliorare il successo dei trapianti d’organo, riducendo il rischio di rigetto cronico.
L’opera di Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi si inserisce in un filone di studi che ha visto la tolleranza immunitaria come elemento chiave nelle strategie terapeutiche più avanzate, contribuendo a trasformare paradigmi clinici consolidati e a offrire nuovi orizzonti alla medicina rigenerativa e immunomodulante.

