ROMA, 07 MAG – In Italia, oltre 14 milioni di persone convivono con una malattia cronica, di cui 8,4 milioni hanno più di 65 anni. Uno studio rivela che il 94% degli over 75 presenta difetti valvolari, spesso non diagnosticati. La prevenzione e l’assistenza territoriale necessitano di un ripensamento, come affermato al convegno su Medicina di Prevenzione. La Giunta Regionale del Lazio ha proposto di introdurre il direttore socio-sanitario nei distretti per migliorare il dialogo tra sanità e società
In Italia, un fenomeno preoccupante sta emergendo: oltre 14 milioni di italiani convivono con una malattia cronica, una condizione che colpisce in modo particolare la popolazione anziana. Secondo uno studio condotto dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, il 94% delle persone oltre i 75 anni presenta almeno un difetto valvolare, spesso senza esserne consapevoli. Questo scenario mette in luce l’importanza di una maggiore attenzione verso la salute degli anziani e la necessità di strategie efficaci per affrontare le sfide legate alla cronicità.
La diagnosi tardiva delle malattie croniche
Le malattie croniche negli anziani vengono frequentemente diagnosticate in ritardo, con conseguenze cliniche, economiche e sociali significative. Alessandro Boccanelli, presidente dell’organizzazione di volontariato Salute e Società, ha evidenziato l’urgenza di rivedere le politiche sanitarie, con un forte focus sulla prevenzione e sul miglioramento dell’assistenza territoriale. Durante il convegno “Medicina di Prevenzione, Cronicità, Territorio: il modello ‘Prevenzione di Comunità'”, tenutosi a Roma, è emersa la necessità di adeguare il sistema sanitario per affrontare la crescente sfida della cronicità.
Il modello di prevenzione di prossimità
Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, ha sottolineato che per affrontare questa sfida è essenziale adottare un modello di prevenzione di prossimità. Solo in questo modo sarà possibile costruire una sanità più vicina alle esigenze dei cittadini. A tal proposito, la Giunta Regionale del Lazio ha approvato una proposta di legge per l’inserimento della figura del direttore socio-sanitario nei distretti sanitari della regione. Massimiliano Maselli, assessore all’Inclusione sociale e ai servizi alla persona, ha spiegato che questo ruolo mira a facilitare il dialogo tra sanità e società, promuovendo una visione integrata dei servizi.
L’importanza della consapevolezza e dell’educazione alla salute
La consapevolezza e l’educazione alla salute sono elementi chiave per una gestione efficace delle malattie croniche, soprattutto tra le fasce più anziane della popolazione. La difficoltà nel riconoscere i sintomi delle patologie tra gli over 65 rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario. È fondamentale che le istituzioni implementino strategie di sensibilizzazione e formazione, per migliorare la qualità della vita di queste persone e ridurre l’incidenza delle complicanze legate a diagnosi tardive. Solo attraverso un approccio integrato e consapevole, sarà possibile affrontare efficacemente la crescente incidenza delle malattie croniche in Italia.






