a Regione Lombardia ha emanato una nuova ordinanza per contenere la diffusione della peste suina africana (Psa), una malattia virale che colpisce suini e cinghiali, causando gravi danni agli allevamenti. L’atto è stato firmato dal presidente regionale Attilio Fontana e recepisce le disposizioni delle ordinanze n. 3 e 4 del commissario straordinario per la Psa, Giovanni Filippini.
Nuove misure di contenimento e biosicurezza per la peste suina
L’ordinanza ribadisce l’importanza di proseguire con le azioni di contenimento del cinghiale, riconosciuto come il principale vettore del virus. Fontana ha sottolineato che la biosicurezza negli allevamenti è fondamentale per impedire l’ingresso della malattia nel settore domestico. Negli ultimi anni, i focolai hanno colpito duramente soprattutto la provincia di Pavia, ma grazie a un’intensa attività di rimozione delle carcasse infette e al rafforzamento delle misure preventive, la circolazione del virus è fortemente diminuita.
L’assenza di nuovi casi positivi negli allevamenti dal mese di ottobre 2024 rappresenta un segnale positivo che porterà il commissario Filippini a richiedere alla Commissione Europea la revisione delle zone di restrizione attualmente in vigore in diverse province lombarde.
La situazione dei focolai in Lombardia e le azioni europee
Dal 2023 la peste suina africana ha colpito 17 allevamenti in Lombardia, principalmente nelle province di Pavia, Lodi e Milano, con un totale di oltre 58.000 capi coinvolti. La diffusione preoccupa l’area del cremonese e del mantovano, zone a forte vocazione suinicola, e il possibile allargamento in Emilia-Romagna. Il commissario Filippini, nominato nel 2025 Direttore Generale della Sanità Animale presso il Ministero della Salute, ha prorogato le misure di eradicazione e sorveglianza fino al 15 luglio 2025, in linea con la strategia europea per contenere l’epidemia.
Le restrizioni includono il divieto di movimentazione dei suini nelle zone di restrizione, salvo casi autorizzati, e il blocco degli accessi alle strutture, ad eccezione di mezzi per trasporto mangimi e rimozione carcasse. L’ordinanza prevede inoltre l’uso obbligatorio di dispositivi monouso per chi opera negli allevamenti e autorizza l’abbattimento degli animali in contatto con i focolai.
Il presidente Fontana ha evidenziato come la collaborazione tra Regione, Ministero e struttura commissariale sia stata efficace, ma ha ribadito la necessità di mantenere alta la guardia per evitare nuove recrudescenze della malattia.






