La Commissione Europea ha ufficialmente revocato le restrizioni imposte per contrastare la peste suina negli allevamenti di suini situati in alcune aree del Piemonte e della Lombardia, in particolare nei territori di Lodi, Pavia e Novara. La decisione segna una svolta significativa per gli allevatori delle due regioni, duramente colpiti dalle misure di contenimento.
La revoca delle restrizioni in Piemonte e Lombardia per la peste suina
L’Unione Europea ha valutato positivamente i progressi compiuti nella gestione e nel controllo dell’epidemia di peste suina, ritenendo che non sussistano più le condizioni per mantenere le limitazioni agli allevamenti suinicoli nelle zone interessate. Questa scelta consentirà agli allevatori di riprendere una normale attività produttiva, dopo un periodo caratterizzato da notevoli difficoltà economiche e sanitarie.
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, ha commentato la notizia durante la visita della commissione Agricoltura del Parlamento europeo in Lombardia: “Un risultato straordinario che va ascritto al merito del lavoro fatto dal nostro governo, dal commissario e dai nostri allevatori che hanno pagato un prezzo altissimo”. Fidanza, che ricopre attualmente il ruolo di vicepresidente esecutivo del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei e capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, ha sottolineato l’importanza di questo traguardo per il settore agricolo regionale.
L’importanza del lavoro congiunto tra le istituzioni italiane ed europee
Il successo della revoca delle restrizioni è frutto di un lavoro congiunto tra le istituzioni italiane e europee, che hanno monitorato attentamente la situazione sanitaria e promosso interventi efficaci per arginare la diffusione della peste suina. La decisione della Commissione europea rappresenta un passo avanti nella tutela della filiera suinicola, fondamentale per l’economia agricola di Piemonte e Lombardia.






