Roma, 20 agosto 2025 – La mappatura dei nei resta una parte fondamentale della prevenzione dermatologica, inserita all’interno della visita specialistica e non esclusa dai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). A chiarire la questione è il professor Giovanni Pellacani, presidente della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), intervenuto in risposta alle recenti polemiche sollevate in seguito a dichiarazioni provenienti dalla Regione Veneto.
La mappatura dei nei, una componente della visita dermatologica
Secondo Pellacani, la prestazione di mappatura dei nei non è mai stata una voce autonoma nei Lea, ma è sempre stata inclusa nella visita dermatologica. Durante questa visita, lo specialista utilizza strumenti di primo livello come la dermatoscopia manuale per esaminare i nevi. Solo in casi selezionati, sulla base del quadro clinico individuale, si ricorre a indagini più sofisticate, quali la videodermatoscopia digitale o la mappatura fotografica seriale, considerate di secondo livello.
“L’aggiornamento dei Lea non rappresenta una riduzione della tutela per i pazienti, ma un chiarimento organizzativo”, precisa il presidente SIDeMaST. La società propone inoltre di distinguere due percorsi di visita dermatologica: una oncologica, da effettuare con priorità in caso di lesioni sospette segnalate dal medico di medicina generale (con accesso garantito entro 10 giorni), e una generale per tutte le altre patologie cutanee non oncologiche, con priorità stabilita dal medico di base.
Prevenzione, controlli e fotoprotezione: le raccomandazioni degli esperti
I nei, o nevi, sono lesioni cutanee pigmentarie che necessitano di controlli regolari per prevenire il melanoma, tumore maligno della pelle che può insorgere su un neo preesistente o sulla cute sana. Il controllo dermatologico annuale, consigliato in età adulta, consente di identificare tempestivamente lesioni sospette attraverso strumenti come il dermatoscopio. L’autocontrollo cutaneo, da effettuare più volte l’anno, è un ulteriore strumento di prevenzione.
Particolare attenzione va riservata alla fotoprotezione, soprattutto nei bambini, la cui pelle è più vulnerabile ai danni da raggi UVA e UVB. È fondamentale evitare le scottature solari, limitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata e utilizzare creme solari con filtri adeguati, preferibilmente SPF 50+ per i più piccoli. L’uso di indumenti protettivi e cappellini rappresenta un supporto indispensabile.
La SIDeMaST continua a promuovere campagne di sensibilizzazione e aggiornamenti scientifici per migliorare la prevenzione e la gestione delle patologie cutanee, sottolineando l’importanza di visite dermatologiche periodiche per la salvaguardia della salute della pelle.






