Continua la lotta dell’OMS contro il fumo: ecco le misure adottate e i dati sui morti da tabacco
Oltre 6 miliardi di persone nel mondo sono oggi protette da almeno una delle misure anti-tabacco promosse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un dato in forte crescita rispetto al 2007, quando la copertura riguardava solo un miliardo di individui. È quanto emerge dal rapporto Global Tobacco Epidemic 2025, presentato a Dublino in occasione della Conferenza mondiale sul controllo del tabacco, che evidenzia sia i progressi ottenuti sia le criticità ancora presenti nella lotta contro il fumo.
Cresce la protezione globale dell’OMS contro il tabacco, ma persistono lacune significative
Le misure adottate per contrastare il consumo di tabacco comprendono il monitoraggio del consumo, la protezione dal fumo passivo, il supporto per smettere di fumare, le avvertenze sanitarie sui pacchetti, il divieto di pubblicità e l’aumento della tassazione. Attualmente, quattro Paesi – Brasile, Mauritius, Paesi Bassi e Turchia – hanno implementato tutte le misure previste dal pacchetto OMS, mentre altri sette sono vicini al completamento.
Tuttavia, 40 Stati non applicano alcuna misura in linea con gli standard OMS, e più di 30 consentono ancora la vendita di sigarette senza avvertenze sanitarie obbligatorie. Nonostante l’introduzione delle avvertenze in 110 Paesi (contro i soli 9 del 2007), l’efficacia di queste misure è limitata da un’applicazione disomogenea. Sul fronte fiscale, solo tre Stati hanno aumentato le accise sul tabacco in linea con le raccomandazioni OMS negli ultimi tre anni.
Sfide emergenti: fumo passivo, campagne mediatiche e sigarette elettroniche
Nonostante i progressi, oltre 7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa del fumo, a cui si aggiunge un milione di vittime dovute al fumo passivo, riconosciuto come cancerogeno. Sul versante delle campagne mediatiche anti-tabacco, il rapporto segnala un rallentamento: dal 2022, infatti, 110 Paesi non hanno avviato nemmeno una nuova campagna, mentre solo il 36% della popolazione mondiale vive in Paesi che ne hanno realizzate di “best-practice”.
Inoltre, il crescente uso delle sigarette elettroniche rappresenta una nuova sfida. Sebbene 133 Paesi abbiano adottato regolamentazioni specifiche, oltre 60 non dispongono di norme adeguate per questi dispositivi, il che solleva preoccupazioni sulla tutela della salute pubblica.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato che “unendo scienza, politiche e volontà politica, è possibile creare un mondo in cui il tabacco non causi più vittime, non danneggi l’economia né rubi il futuro alle persone”, invitando i governi a intensificare gli sforzi per colmare le lacune esistenti e rafforzare l’applicazione delle misure di controllo.






