Il Ministero della Salute ha attivato tutti i protocolli d’emergenza a seguito di due distinti episodi di intossicazione da tossina botulinica registrati nelle ultime settimane in Sardegna e in Calabria. I focolai, pur non collegati tra loro, hanno provocato complessivamente due vittime e diversi ricoveri, richiedendo interventi rapidi di fornitura dell’antidoto e misure straordinarie di prevenzione.
Il caso in Sardegna: guacamole contaminata alla Fiesta Latina
A Cagliari è morta una donna di 38 anni, Roberta Pitzalis, residente a Monserrato, ricoverata da fine luglio dopo aver partecipato alla “Fiesta Latina” svoltasi dal 22 al 25 luglio. Lei e altre sette persone avevano consumato pietanze condite con salsa guacamole risultata contaminata.
Il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, ha espresso cordoglio e disposto la cancellazione di tutti i festeggiamenti civili e religiosi per San Lorenzo, mantenendo soltanto la processione.
Adiconsum Sardegna, commentando il tragico episodio, ha chiesto un rafforzamento dei controlli su sagre, street food e feste di paese, denunciando carenze nell’applicazione delle norme igienico-sanitarie e invocando ispezioni a tappeto da parte di Nas e Asl per garantire la sicurezza alimentare.
L’emergenza in Calabria: panino sospetto e scorte straordinarie di antidoto
Nel Cosentino, la sospetta intossicazione da botulino ha provocato la morte di Luigi Di Sarno, 52 anni, turista campano in vacanza a Diamante. L’uomo aveva mangiato un panino acquistato in un food truck, lo stesso dove si erano rifornite altre nove persone poi ricoverate all’ospedale di Cosenza.
Sette pazienti si trovano in terapia intensiva, un ragazzino in pediatria e un’altra persona al pronto soccorso. A cinque ricoverati è già stato somministrato il siero antitossina botulinica, inviato in più tranche dalla Farmacia Militare di Taranto e dal Ministero della Salute tramite il Centro antiveleni di Pavia. Per velocizzare i rifornimenti, un velivolo del 118 ha trasportato ulteriori fiale da Roma a Cosenza, creando una scorta straordinaria presso la terapia intensiva dell’ospedale Annunziata.
La Procura di Paola ha disposto il sequestro su scala nazionale di un prodotto commerciale – probabilmente broccoli – ritenuto possibile origine della contaminazione, per verificare se il problema sia avvenuto nella produzione o nel punto vendita. Sotto sequestro anche il food truck. È stata disposta l’autopsia sulla salma della vittima e sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri del Nas e dell’Azienda sanitaria provinciale.
Ministero: “Reazione immediata e coordinata”
Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del Ministero, ha sottolineato come il sistema abbia reagito “prontamente, garantendo ai pazienti l’accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita”.
Le indagini proseguono in entrambe le regioni per accertare responsabilità, ricostruire la filiera alimentare e prevenire nuovi casi.
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