Roma, 27 giugno 2025 – L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha aggiornato la classificazione di alcuni virus, includendoli tra gli agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo. In particolare, il virus dell’epatite D e il poliomavirus delle cellule di Merkel sono stati ricollocati nel Gruppo 1, quello che comprende sostanze e agenti per cui esistono prove sufficienti di cancerogenicità.
Nuove evidenze sulla cancerogenicità di virus noti
La revisione della IARC ha portato a un cambio significativo rispetto alle precedenti valutazioni. In passato, il virus dell’epatite D era classificato nel gruppo 3, con prove insufficienti di cancerogenicità, mentre il poliomavirus delle cellule di Merkel era considerato un probabile cancerogeno (gruppo 2A). Ora, entrambe le infezioni sono state riconosciute come agenti in grado di causare tumori nell’uomo con certezza scientifica. Il virus dell’epatite D è associato al tumore del fegato, mentre il poliomavirus è collegato a un tumore cutaneo aggressivo.
Al contrario, il citomegalovirus (CMV), virus estremamente diffuso appartenente alla famiglia degli Herpesvirus, è stato inserito nel gruppo 2B, ovvero tra gli agenti possibilmente cancerogeni per l’uomo. Tale classificazione è la prima attribuita a questo virus e si basa su prove limitate di un possibile collegamento con la leucemia linfoblastica acuta nei bambini, anche se al momento le evidenze sono insufficienti per una conferma definitiva.
Il ruolo della IARC nella lotta contro il cancro
Fondata nel 1965 e con sede a Lione, la IARC si occupa di condurre e coordinare la ricerca sulle cause del cancro. Le sue classificazioni si basano su una rigorosa revisione di studi epidemiologici e sperimentali. Il sistema di classificazione degli agenti cancerogeni prevede quattro gruppi principali, con il Gruppo 1 che include solo agenti per cui è dimostrata la cancerogenicità nell’uomo.
La distinzione tra i diversi gruppi non indica la potenza o il livello di rischio associato, ma esclusivamente la forza delle prove scientifiche a supporto della cancerogenicità. Tra gli agenti biologici classificati nel gruppo 1 figurano già diversi virus noti, come l’herpesvirus del sarcoma di Kaposi, i virus dell’epatite B e C, e il virus del papilloma umano in diversi tipi.
L’aggiornamento della lista sottolinea l’importanza di continuare a monitorare e studiare i virus per comprenderne appieno il ruolo nella genesi dei tumori e migliorare le strategie di prevenzione e cura.
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