Roma, 13 giugno 2025 – La Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) lancia un monito chiaro e urgente sulla necessità di garantire la massima sicurezza nella chirurgia estetica, in particolare per quanto riguarda la liposuzione, dopo la tragica morte di una donna avvenuta a Roma in seguito a un intervento eseguito in uno studio privato privo di autorizzazioni.
Liposuzione: un intervento di chirurgia ad alto rischio
“La sicurezza nella chirurgia estetica non è un’opzione – afferma Elena Bignami, presidente SIAARTI – e ciò che costa meno non garantisce gli stessi standard di sicurezza.” La liposuzione è infatti un’operazione chirurgica complessa, che può comportare rischi significativi come l’embolia grassosa, e richiede strutture adeguate e professionisti qualificati. “Esistono contesti che propongono interventi a basso costo con tempi di degenza ridotti, ma la sicurezza del paziente non può essere considerata un optional. Non si tratta di un’operazione andata male, ma di una violazione delle regole di sicurezza”, sottolinea la presidente.
La SIAARTI esprime cordoglio alla famiglia della vittima e prende le distanze da pratiche che non rispettano i requisiti minimi di sicurezza, ribadendo che la liposuzione deve essere eseguita solo in strutture autorizzate e da operatori abilitati, seguendo protocolli clinici rigorosi. In collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (Sicpre), la SIAARTI sta partecipando alla definizione di standard operativi e raccomandazioni di buona pratica per procedure come liposuzione, addominoplastica e lipofilling.
Che tipo di anestesia richiede l’intervento?
L’anestesia, fondamentale per la sicurezza e il comfort del paziente durante la liposuzione, può variare da locale, generale, tumescente fino alla sedazione cosciente, a seconda di diversi fattori: l’anamnesi del paziente, l’estensione dell’intervento e le aree da trattare.
La tecnica più diffusa, come praticata in centri qualificati come la Clinica Pallaoro, è l’anestesia tumescente, che prevede l’iniezione di notevoli quantità di liquido anestetico nella zona da trattare, riducendo il rischio di sanguinamento e limitando l’uso di anestesia generale. Questa metodologia si è dimostrata molto sicura, con un profilo di effetti collaterali inferiore rispetto all’anestesia totale.
La sedazione cosciente, combinata con anestesia locale, rappresenta un’altra opzione meno invasiva che consente al paziente di mantenere uno stato di rilassamento senza perdita completa di coscienza, facilitando un rapido recupero post-operatorio. Tuttavia, tutte le scelte anestesiologiche devono essere effettuate da anestesisti esperti e in ambienti adeguatamente attrezzati, per minimizzare i rischi di complicanze respiratorie, cardiache o reazioni allergiche.
Il messaggio della SIAARTI è rivolto soprattutto ai cittadini: informarsi adeguatamente, verificare le credenziali di strutture e professionisti e non sottovalutare i rischi della chirurgia estetica è indispensabile per tutelare la propria salute e sicurezza.






