Roma, 20 novembre 2025 – Un incontro inaspettato con un supereroe può aumentare la nostra propensione all’altruismo. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università Cattolica di Milano, che ha analizzato l’impatto di un evento imprevisto sui comportamenti prosociali degli individui. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica “npj Mental Health Research” del gruppo Nature, è stata guidata dal professor Francesco Pagnini, ordinario di Psicologia Clinica presso la Cattolica. Lo studio ha mostrato le conseguenze del cosiddetto “effetto Batman”.
L’esperimento metropolitano: l’effetto Batman
Lo studio si è svolto in un contesto reale, osservando il comportamento di 138 passeggeri della metropolitana di Milano. Nella prima fase, definita condizione di controllo, una sperimentatrice apparentemente incinta è salita sul treno per valutare quanti passeggeri le avrebbero ceduto il posto. Successivamente, nella seconda fase, un’ulteriore sperimentatrice è entrata vestita da Batman, il celebre supereroe della DC Comics. Il risultato è stato sorprendente: in presenza di Batman, il 67,21% dei passeggeri ha offerto il proprio posto, più del doppio rispetto al 37,66% della condizione di controllo.
Un dato particolarmente interessante è che il 44% di coloro che hanno ceduto il posto non ha nemmeno notato la presenza del supereroe, suggerendo che l’effetto Batman agisca anche a livello inconscio, favorendo la gentilezza spontanea in contesti pubblici.
Il ruolo simbolico dei supereroi nel comportamento umano
Secondo Pagnini, questo fenomeno si collega a ricerche che mettono in relazione la mindfulness e la maggiore sensibilità ai segnali sociali, favorendo comportamenti altruistici. La figura di Batman, noto come “Il Cavaliere Oscuro”, incarna valori culturali legati alla giustizia e al coraggio, potenziando norme sociali come il “codice cavalleresco”.
Batman, creato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger, è un personaggio emblematico nell’universo dei fumetti, noto per il suo impegno nel combattere il crimine senza superpoteri ma con intelligenza e determinazione. La sua immagine può dunque fungere da innesco per stimolare azioni prosociali, come dimostra questo innovativo studio psicologico.






