Lo rivela l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza Alimentare, che si celebra il 7 giugno. “Per questa causa nel mondo si ammalano 1,6 milioni di persone al giorno”
Oltre 200 patologie diverse sono causate dal cibo non sicuro, con 1,6 milioni di persone che si ammalano ogni giorno. In occasione della Giornata mondiale per la sicurezza alimentare, l’Oms sottolinea l’importanza della scienza nella prevenzione di tali malattie. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) consiglia di lavare le insalate pronte per ridurre il rischio di contaminazione da Toxoplasma. Un’indagine su 3300 campioni ha rivelato una contaminazione del 4,1%, con l’Italia al 1,9%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha recentemente messo in evidenza un dato allarmante: oltre 200 malattie sono collegate al consumo di cibo non sicuro. Ogni giorno, circa 1,6 milioni di persone in tutto il mondo si ammalano a causa di questo problema, evidenziando l’importanza cruciale della sicurezza alimentare. In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza Alimentare, che si celebra il 7 giugno (oggi), l’Oms ha scelto come slogan “Food Safety, science in action”, sottolineando il ruolo fondamentale della scienza nella comprensione e nella prevenzione delle malattie alimentari.
L’importanza delle conoscenze scientifiche
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha approfondito questo tema, richiamando l’attenzione sull’importanza delle conoscenze scientifiche nella lotta contro le malattie trasmesse dal cibo. Quest’anno, l’Iss ha presentato due ricerche significative: una sul lavaggio dell’insalata e l’altra sulle buone pratiche di comunicazione per garantire la sicurezza alimentare. Un aspetto fondamentale emerso dallo studio è l’importanza di lavare con abbondante acqua corrente le insalate già pronte in busta, un’azione particolarmente rilevante per categorie vulnerabili come le donne in gravidanza, che possono essere a rischio di contaminazione da Toxoplasma gondii.
I risultati della ricerca
La ricerca, coordinata dall’Iss nell’ambito del progetto Toxosouces finanziato dall’Unione Europea, ha analizzato quasi 3300 campioni di insalate in busta provenienti da dieci Paesi europei tra ottobre 2021 e settembre 2022. I risultati, pubblicati sulla rivista Eurosurveillance, hanno rivelato che il 4,1% dei campioni era contaminato da Toxoplasma gondii, con variazioni significative tra i vari Paesi. Ad esempio, in Gran Bretagna il tasso di contaminazione ha raggiunto il 16%, mentre in Italia si è attestato a un modesto 1,9%, significativamente inferiore alla media europea.
Il ruolo dell’Iss nella salute pubblica
L’Iss, fondato nel 1934 e attualmente sotto la vigilanza del ministero della Salute, svolge un ruolo cruciale nella ricerca e nella promozione della salute pubblica in Italia. Con un organico di oltre 1500 dipendenti, l’Istituto si occupa non solo di sicurezza alimentare, ma anche di numerosi altri ambiti della salute, contribuendo attivamente alla formazione e alla consulenza per garantire che le politiche sanitarie siano basate su evidenze scientifiche solide.