Influenza: l’Italia si prepara a fronteggiare una stagione influenzale 2024-2025 che si preannuncia tra le più impegnative degli ultimi anni. A lanciare l’allarme è il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano, che evidenzia come, al pari di quanto osservato in Australia, il nostro Paese sarà coinvolto da una co-circolazione di virus influenzali e altri agenti respiratori come il virus respiratorio sinciziale e il Sars-CoV-2.
Previsioni e virus in circolazione
Come in Australia, dove la stagione influenzale è stata la seconda più pesante dell’ultimo decennio, anche in Italia sono attesi i ceppi influenzali A H1N1 e B Victoria, quest’ultimo poco circolato negli anni precedenti e ora responsabile di una maggiore suscettibilità nella popolazione. Pregliasco sottolinea che la presenza simultanea di diversi virus respiratori amplifica il rischio di infezioni gravi, soprattutto in fasce vulnerabili come anziani, bambini e soggetti fragili.
La stagione influenzale dovrebbe iniziare in ottobre, con una possibile incidenza stimata tra il 15 e il 25% della popolazione, un dato che si avvicina ai 15 milioni di casi registrati nella stagione 2022-2023. Parallelamente, si sta osservando un leggero aumento dei casi di Covid-19, che rende ancor più importante la vaccinazione combinata contro entrambe le malattie.
Vaccinazione: un’arma fondamentale
Pregliasco ricorda che la vaccinazione antinfluenzale non mira tanto a bloccare la diffusione del virus, quanto a ridurre gli effetti più severi dell’infezione. Tuttavia, lo scorso anno solo poco più del 50% degli over 65 si è vaccinato, una copertura insufficiente per un’efficace prevenzione. La campagna vaccinale, che prende il via da ottobre, prevede otto vaccini autorizzati dall’AIFA, aggiornati sui ceppi virali più recenti e disponibili gratuitamente per categorie a rischio come anziani, bambini fino a 6 anni, donne in gravidanza, malati cronici e donatori di sangue.
Il virologo raccomanda anche di approfittare della somministrazione antinfluenzale per effettuare contestualmente il richiamo vaccinale anti-Covid, specialmente per le persone a rischio. La prevenzione si completa con misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l’uso delle mascherine in situazioni di rischio e l’isolamento in caso di sintomi respiratori.
La stagione influenzale 2024-2025, dunque, richiede un’attenzione particolare da parte di tutti, con l’obiettivo di limitare l’impatto sanitario ed economico di una malattia che pesa sul sistema sanitario e sulle famiglie italiane per oltre 10 miliardi di euro l’anno.





