Milano, 29 ottobre 2025 – L’Italia si prepara ad affrontare una nuova ondata d’influenza particolarmente impegnativa, dopo che una forma del virus con caratteristiche di maggior aggressività ha già colpito duramente paesi come Australia e Giappone. Gli esperti sanitari stimano che nel nostro Paese i contagi potrebbero raggiungere i 15-16 milioni, con una particolare vulnerabilità per anziani, bambini e soggetti fragili. Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Milano, prevede una stagione influenzale intensa con un picco previsto tra dicembre e gennaio.
Influenza, sintomi e caratteristiche della nuova ondata
La cosiddetta “triade influenzale” rimane il segnale distintivo per riconoscere l’infezione: febbre alta improvvisa sopra i 38°C, sintomi respiratori quali naso chiuso, mal di gola, tosse o congiuntivite, accompagnati da manifestazioni sistemiche come dolori muscolari, articolari e forte senso di affaticamento. L’incubazione dura circa due-tre giorni e, nella maggior parte dei casi, la guarigione avviene entro cinque giorni, anche se la stanchezza può persistere più a lungo. Le forme meno intense hanno un decorso più lento e possono durare fino a dieci giorni.
Vaccinazione e misure di prevenzione
Il vaccino antinfluenzale resta il principale strumento di prevenzione, fondamentale per ridurre la diffusione del virus e prevenire complicanze gravi. Quest’anno è possibile ricevere contemporaneamente anche la vaccinazione anti-Covid, ottimizzando così la protezione per i mesi invernali. L’immunizzazione è raccomandata a tutta la popolazione, ma in modo particolare agli anziani e alle persone con condizioni di salute fragili.
Accanto alla vaccinazione, è essenziale mantenere le buone pratiche igieniche, come lavarsi frequentemente le mani, arieggiare regolarmente gli ambienti chiusi e indossare la mascherina in spazi affollati in presenza di sintomi respiratori. Pregliasco sottolinea che queste misure non sono un ritorno al passato, ma un segno di responsabilità e solidarietà verso la comunità.
Attenzione speciale per gli anziani e i bambini
Gli anziani, spesso in contatto con i nipoti, devono adottare particolare cautela. Un semplice bacio da parte di un bambino influenzato può rappresentare un serio rischio. È consigliabile evitare incontri ravvicinati e prediligere forme di comunicazione a distanza, come le videochiamate, fino alla completa guarigione. Inoltre, i genitori sono invitati a non mandare i figli a scuola in caso di febbre o sintomi respiratori, poiché mascherare la febbre con farmaci come il paracetamolo non impedisce la trasmissione del virus a compagni e insegnanti.
Queste indicazioni sono parte di una strategia più ampia per limitare l’impatto dell’influenza, che negli ultimi anni ha mostrato una tendenza a manifestarsi con ceppi più virulenti, richiedendo un’attenzione maggiore da parte di tutta la popolazione.






