Roma, 27 ottobre 2025 – Con l’arrivo della stagione fredda, si prepara un quadro preoccupante per la salute pubblica: l’epidemia di influenza che si profila all’orizzonte si presenta infatti particolarmente aggressiva, secondo le recenti osservazioni degli esperti sulla base dei dati provenienti da Paesi come Giappone e Australia. Un fenomeno accompagnato da un incremento dei casi di Covid-19, che rischia di complicare ulteriormente la gestione sanitaria nel periodo autunnale e invernale.
L’epidemia di influenza: un quadro stagionale complesso e aggressivo
«L’epidemia di influenza che sta per investire l’Italia sarà piuttosto aggressiva», avverte Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). La stagione influenzale, che tipicamente raggiunge il suo picco tra dicembre e febbraio, quest’anno si presenta con caratteristiche particolari, per via della circolazione simultanea di diversi virus respiratori. Oltre all’influenza, infatti, si osservano casi di bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) e infezioni da virus parainfluenzali, che hanno finestre di maggiore diffusione che vanno da novembre a marzo e dalla primavera in poi, rispettivamente.
La convivenza tra SARS-CoV-2 e virus influenzali aumenta il rischio di una doppia epidemia, come già accaduto in Australia, dove la co-circolazione ha prodotto un aumento significativo dei ricoveri. L’Istituto Superiore di Sanità segnala un aumento costante dei contagi Covid, con un’incidenza attuale che supera i 5 casi per 100.000 abitanti, in particolare tra gli anziani.
Prevenzione e comportamenti da adottare
Per contrastare il contagio, gli esperti sottolineano l’importanza di misure semplici ma efficaci: lavarsi frequentemente le mani, coprire naso e bocca con il gomito in caso di tosse o starnuti, arieggiare regolarmente gli ambienti chiusi e limitare i contatti con persone sintomatiche. Il Ministero della Salute raccomanda con forza la vaccinazione antinfluenzale per i bambini dai sei mesi ai sette anni, le donne in gravidanza e le persone con patologie croniche, in particolare respiratorie come asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco).
Claudio Micheletto, presidente di Aipo-Its/Ets, evidenzia come «la prevenzione delle riacutizzazioni infettive nelle malattie respiratorie croniche sia cruciale», definendo la vaccinazione «lo strumento più efficace per proteggere soggetti fragili e ridurre ospedalizzazioni e mortalità». Oltre al vaccino antinfluenzale, sono raccomandati quelli contro pneumococco e virus respiratorio sinciziale per i soggetti a rischio.
Indicazioni per la popolazione più fragile e i bambini
Nei bambini, la maggior parte delle infezioni invernali si risolve spontaneamente con riposo, idratazione e farmaci sintomatici come il paracetamolo, mentre l’uso di antibiotici è riservato esclusivamente a casi di infezioni batteriche confermate. L’alimentazione gioca un ruolo importante nel rafforzare le difese immunitarie: una dieta ricca di frutta e verdura, soprattutto con vitamina C, e una buona idratazione sono fondamentali per supportare l’organismo nel contrasto ai virus.
Sul piano pratico, vestirsi “a cipolla”, ossia con più strati di abbigliamento, consente di adattarsi agli sbalzi termici, che possono irritare le mucose respiratorie e facilitare l’insediamento dei virus. In ambienti scolastici e in presenza di nonni, si raccomanda di mantenere una buona igiene delle mani e, in caso di sintomi, l’uso della mascherina per evitare la trasmissione ai più anziani.
Con l’avvicinarsi del picco influenzale e l’attuale circolazione di Covid-19, la gestione attenta delle norme preventive e la vaccinazione costituiscono le armi principali per limitare l’impatto di questa stagione epidemica che si annuncia impegnativa.





