Il virus del Nilo occidentale è stato rilevato per la prima volta nel Regno Unito, specificamente in zanzare Aedes vexans nel Nottinghamshire. Sebbene il rischio per la popolazione rimanga basso, l’agenzia sanitaria consiglia controlli per i casi di encefalite. La diffusione del virus è legata ai cambiamenti climatici
Il virus del Nilo occidentale ha fatto la sua comparsa nel Regno Unito, segnando un importante sviluppo nella salute pubblica. Identificato per la prima volta in Uganda nel 1937, questo patogeno trasmesso dalle zanzare è noto per i suoi effetti potenzialmente letali sugli esseri umani. L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha recentemente comunicato di aver trovato frammenti del virus in campioni di zanzare Aedes vexans nel Nottinghamshire, raccolti nel luglio 2023. Questa scoperta indica che le zanzare locali possono fungere da vettori per il virus, richiedendo un attento monitoraggio della situazione.
Scoperta e monitoraggio
Due campioni su duecento analizzati sono risultati positivi. Sebbene non ci siano evidenze di infezioni umane o animali nel Regno Unito, gli esperti avvertono che la situazione è in continua evoluzione. La dottoressa Meera Chand dell’UKHSA ha sottolineato che, sebbene la diffusione del virus non sia una sorpresa, è un chiaro segnale che il Regno Unito non è immune a malattie tropicali. Ciò richiede un monitoraggio attento e costante.
L’impatto dei cambiamenti climatici
Il virus del Nilo occidentale si diffonde principalmente attraverso le punture di zanzare infette, con gli uccelli che fungono da ospiti principali. Anche se l’80% delle persone infette non presenta sintomi, nei casi sintomatici possono verificarsi febbri lievi, meningite o encefalite. Gli esperti avvertono che i cambiamenti climatici potrebbero amplificare la diffusione di questo virus, creando condizioni favorevoli per la proliferazione delle zanzare. Arran Folly dell’APHA ha evidenziato l’importanza di intensificare il monitoraggio, specialmente per i casi di encefalite di origine sconosciuta.
Preparazione per il futuro
Con l’aumento delle temperature e l’innalzamento dei livelli di umidità, il Regno Unito potrebbe diventare un terreno fertile per virus precedentemente considerati esotici. Il professor James Logan, esperto di entomologia medica, ha messo in evidenza la necessità di una sorveglianza attiva per affrontare questa nuova minaccia. Le autorità sanitarie, sebbene considerino attualmente il rischio per il pubblico molto basso, stanno già elaborando strategie per aumentare la sorveglianza veterinaria e ambientale. Sono consapevoli che eventi un tempo rari potrebbero diventare sempre più comuni nel nuovo contesto climatico europeo.






