Roma, 13 maggio – Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, ha annunciato che il servizio sanitario è pronto per l’intelligenza artificiale, definendolo una “palestra di innovazione”. È essenziale superare la retorica dell’innovazione e gestire il cambiamento con attenzione, evitando sprechi di risorse. L’AI sta già trasformando i contesti medici, dal monitoraggio all’organizzazione del lavoro, con l’obiettivo di migliorare la cura del paziente
Durante l’Ai Health Workshop a Milano, Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, ha dichiarato che il servizio sanitario italiano non solo è pronto ad affrontare l’intelligenza artificiale, ma è già un laboratorio di innovazione. Migliore ha sottolineato l’importanza di gestire con attenzione l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi sanitari, evidenziando la necessità di un approccio strategico per garantire un futuro migliore.
Potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario
Giovanni Migliore ha esposto le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, evidenziando che in tutta Italia sono in corso diverse sperimentazioni. Queste iniziative spaziano dall’imaging diagnostico ai software gestionali, dalla robotica alla medicina predittiva. Secondo Migliore, è fondamentale superare la retorica sull’innovazione, adottando un approccio scientifico e pratico, affinché gli ospedali possano evolversi senza rimanere estranei al contesto storico attuale.
Governare l’introduzione dell’IA
In particolare, Migliore ha avvertito che l’introduzione dell’IA deve essere governata con attenzione. “Il cambiamento non può essere improvvisato”, ha affermato, sottolineando i rischi di un approccio reattivo che potrebbe portare a sprechi di tempo e risorse. Le aziende sanitarie devono anticipare le sfide, affrontando temi cruciali come la sostenibilità economica, l’organizzazione della distribuzione dei farmaci e la gestione delle liste d’attesa.
Utilizzo consapevole dell’IA
Migliore ha anche messo in luce l’importanza di un utilizzo consapevole dell’IA, che, se ben implementata, potrebbe migliorare la qualità del servizio e aumentare l’attenzione verso i pazienti. “L’algoritmo può già fare molto per la sanità”, ha dichiarato, aggiungendo che l’adozione dell’IA potrebbe rendere i professionisti più sensibili alle esigenze individuali dei pazienti, contribuendo a una cura più umana.
In definitiva, il messaggio centrale di Migliore è chiaro: l’innovazione tecnologica deve essere integrata in modo strategico e oculato all’interno del sistema sanitario, per garantire un futuro più efficace e sostenibile nel campo della salute pubblica. L’attenzione deve rimanere focalizzata non solo sulla tecnologia, ma anche sull’organizzazione e sulla qualità dell’assistenza.