Continua la lotta contro l’HIV: siamo entrati in una nuova era della prevenzione. Ecco il nuovo modo di proteggersi con due iniezioni l’anno
Una nuova era nella prevenzione dell’HIV è alle porte grazie all’approvazione da parte della Food and Drug Administration statunitense (FDA) di un farmaco innovativo basato sulla molecola Lenacapavir, che permette di proteggersi dal virus con soli due iniezioni all’anno. Questo rappresenta un netto miglioramento rispetto alle attuali terapie preventive orali giornaliere, spesso difficili da seguire con costanza.
Lenacapavir: rivoluzione nella profilassi contro l’HIV
Il lenacapavir, sviluppato da Gilead, è stato riconosciuto dalla rivista Science come “Scoperta dell’anno 2024” grazie al suo meccanismo d’azione unico: agisce su più fasi del ciclo vitale del virus HIV, diversamente dagli altri antivirali che ne bloccano una sola. Studi di fase 3, denominati Purpose 1 e Purpose 2, hanno evidenziato un’efficacia quasi totale (99,9%) nel mantenere i partecipanti HIV negativi, anche in popolazioni con difficoltà di aderenza alle terapie quotidiane.
Il vantaggio principale di questa nuova terapia è la somministrazione semestrale, che migliora significativamente la compliance rispetto alla pillola giornaliera. Attualmente, la sfida è estendere l’accesso al farmaco anche ai paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, dove l’epidemia di AIDS rimane una grave emergenza sanitaria.
Situazione epidemiologica e sfide attuali
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2023 si sono registrati circa 1,3 milioni di nuovi casi di infezione da HIV nel mondo, con 630.000 decessi correlati. Anche in Europa e in Italia si osserva un preoccupante aumento delle nuove diagnosi: nell’Unione Europea sono stati segnalati 24.731 nuovi casi nel 2023, mentre in Italia le diagnosi sono salite a 2.349, con un incremento significativo dal 2020. Parallelamente, le diagnosi di AIDS nel nostro Paese sono 532, con un’incidenza in crescita.
La prevenzione rimane fondamentale, soprattutto tra i giovani, spesso ancora disinformati sulle modalità di trasmissione dell’HIV, come confermato dal Telefono Verde AIDS e IST dell’Istituto Superiore di Sanità. A complicare lo scenario, i tagli ai finanziamenti internazionali statunitensi destinati alla lotta contro l’HIV, che potrebbero provocare milioni di nuove infezioni entro il 2030, in particolare in Africa.
L’importanza della prevenzione e delle nuove strategie terapeutiche
Oltre alla profilassi farmacologica, la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) si basa anche sull’uso corretto del preservativo e sullo screening regolare, soprattutto per le persone con comportamenti a rischio. Le IST, tra cui gonorrea, clamidia e sifilide, sono in aumento e presentano crescenti problemi di resistenza agli antibiotici, complicando le cure.
Parallelamente, la lotta contro tumori legati a infezioni virali, come quelli causati dal virus del papilloma umano (HPV), si avvale del vaccino anti-HPV, raccomandato in Italia per maschi e femmine a partire dagli 11 anni. Questo vaccino protegge dalle principali forme oncogene del virus e contribuisce a ridurre la circolazione virale nella popolazione.
Per quanto riguarda l’HIV, le nuove terapie antiretrovirali e strumenti diagnostici di ultima generazione, come il sequenziamento di nuova generazione (NGS) per la rilevazione delle resistenze virali, stanno migliorando la gestione clinica, permettendo di personalizzare i trattamenti e monitorare efficacemente la risposta. Studi condotti in Italia evidenziano che il livello di viremia e il sottotipo genetico dell’HIV influenzano la qualità dei test di resistenza, sottolineando l’importanza di utilizzare strumenti avanzati e affidabili per la cura.
In sintesi, l’innovazione farmaceutica rappresentata da Lenacapavir unita a una maggiore consapevolezza, accesso a screening e vaccini, e investimenti nella ricerca, sono essenziali per contrastare efficacemente la diffusione dell’HIV e delle altre infezioni sessualmente trasmissibili.