Roma, 29 agosto 2025 – In un contesto di crescente attenzione sui rischi alimentari, arriva una rassicurazione importante per i consumatori di due tra i formaggi italiani più amati: Grana Padano e Parmigiano Reggiano non sono a rischio di contaminazione da Escherichia coli. La conferma è giunta oggi durante una puntata di “TGUnoMattina Estate”, grazie alle parole del Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano, Stefano Berni.
Perché il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano non rischiano di essere contaminati da Escherichia coli?
Stefano Berni ha spiegato che le caratteristiche peculiari di lavorazione, le alte temperature di cottura e il lungo processo di stagionatura rendono questi prodotti “assolutamente e totalmente indenni da qualsiasi rischio di Escherichia coli, e in particolare dalla componente più pericolosa che sta causando problemi ai bambini con altri formaggi a latte crudo”. Questi fattori, secondo Berni, “inattivano completamente gli STEC (Shiga toxin-producing Escherichia coli)”.
Il direttore ha inoltre sottolineato l’importanza dei controlli effettuati in collaborazione con il Parmigiano Reggiano, l’Istituto Zooprofilattico, gli organismi pubblici e il Ministero della Salute. “Abbiamo effettuato prove deliberate contaminando le cagliate con Escherichia e STEC – ha detto Berni – ma mai, al termine del processo di produzione, è stata riscontrata la presenza di questi batteri”.
