Roma, 26 novembre 2025 – Un recente studio pubblicato su Scientific Reports ha rivelato un sorprendente legame tra la conservazione dell’attività ormonale delle gonadi (testicoli e ovaie) e la prevenzione della fragilità tipica dell’età avanzata. La ricerca, condotta su esemplari di Rottweiler tra i più longevi al mondo, suggerisce che il segreto della loro durata di vita superiore alla media potrebbe risiedere proprio nel mantenimento della funzionalità di questi organi.
Lo studio sull’invecchiamento eccezionale dei Rottweiler
Il progetto, denominato Exceptional Aging in Rottweilers Study, si propone di individuare i fattori biologici, genetici e ambientali che permettono ad alcuni cani di questa razza di superare la longevità media del 30%, raggiungendo un’età paragonabile a centenari umani. L’indagine ha evidenziato che i maschi che avevano perso precocemente la funzione testicolare mostravano un rischio di mortalità significativamente più elevato durante la fase di fragilità senile.
Al contrario, gli animali che avevano mantenuto attiva più a lungo la produzione di ormoni sessuali attraverso le gonadi mostravano una maggiore resistenza agli effetti debilitanti della fragilità. Questo aspetto suggerisce che la funzionalità endocrina degli organi sessuali rivesta un ruolo cruciale nel rallentare il declino fisiologico associato all’invecchiamento.

Implicazioni per la medicina veterinaria e la geroscienza
I risultati ottenuti potrebbero avere importanti ricadute non solo nel campo della medicina veterinaria — ad esempio, invitando a riconsiderare le pratiche di castrazione precoce che potrebbero compromettere la salute a lungo termine degli animali — ma anche nel settore della geroscienza. Questa disciplina, che studia i meccanismi dell’invecchiamento, potrebbe trarre spunto dalle evidenze per approfondire come la perdita prematura della funzionalità delle gonadi incida negativamente sulla capacità degli organismi anziani di resistere alla fragilità.
David Waters, coordinatore della ricerca, ha sottolineato l’importanza di preservare l’integrità dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG), un sistema neuroendocrino che regola la produzione degli ormoni sessuali. Mantenere attivo questo asse potrebbe contribuire a stabilizzare l’ambiente ormonale interno, riducendo così l’impatto negativo della fragilità sull’aspettativa e sulla qualità di vita in età avanzata.
Lo studio apre nuove prospettive per approcci terapeutici mirati a prolungare la funzionalità endocrina e a migliorare la resilienza degli organismi durante l’invecchiamento, sia in ambito veterinario che umano.






