L’uso di prodotti alternativi alle sigarette tradizionali sta crescendo tra i giovani, con il 40% degli studenti superiori che ne fa uso
I recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mettono in luce un preoccupante incremento del numero di giovani fumatori in Italia. Con il 40% degli studenti delle scuole superiori che utilizza prodotti da fumo, questo fenomeno rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al calo dei fumatori adulti, evidenziando una complessa sfida per la salute pubblica. In particolare, il fenomeno del policonsumo, ovvero l’uso combinato di sigarette tradizionali, sigarette elettroniche e dispositivi di tabacco riscaldato, è quasi raddoppiato rispetto al 2022.
La necessità di monitorare i giovani fumatori
Durante un convegno che si terrà il 30 maggio, in preparazione della Giornata Mondiale Senza Tabacco del 31 maggio, il presidente dell’ISS, Rocco Bellantone, ha sottolineato l’esigenza di monitorare l’impatto della combinazione di questi prodotti sulla salute dei giovani. Le evidenze raccolte da ricerche su un campione di 8.000 studenti di età compresa tra 11 e 17 anni mostrano che oltre 240.000 studenti tra 11 e 13 anni e circa 865.000 tra 14 e 17 anni fumano o svapano. Tra i ragazzi delle scuole medie, il 7,6% ha dichiarato di aver usato prodotti da fumo negli ultimi 30 giorni, mentre il dato sale al 42,1% nelle scuole superiori, con le ragazze che mostrano una prevalenza rispetto ai ragazzi.
L’aumento nell’uso di bustine di nicotina
Il report evidenzia anche un aumento significativo nell’uso di bustine contenenti nicotina, passate dall’3,8% nel 2024 all’8,2% nel 2025 tra gli studenti più grandi. Allarmante è il dato di coloro che hanno utilizzato prodotti con tabacco o nicotina per più di 20 giorni nel mese precedente alla rilevazione: il 9% degli 11-13enni e il 40,5% tra i 14-17enni.
La percezione del fumo e le strategie di prevenzione
Le nuove modalità di consumo, che includono prodotti di nuova generazione, possono dare l’illusione di una minore pericolosità, contribuendo alla diffusione di comportamenti a rischio tra i giovani. È dunque fondamentale sviluppare strategie di prevenzione efficaci, mirate a educare i giovani sui rischi associati al fumo e sull’importanza di scelte di vita salutari, in un contesto in cui la percezione del fumo sta cambiando rapidamente.