Roma, 11 agosto 2025 – È stato disposto il richiamo di quattro lotti di friarielli alla napoletana confezionati per sospetto rischio di contaminazione da botulino, con l’invito a ritirare immediatamente dal commercio le confezioni eventualmente ancora in giacenza. La decisione è stata comunicata attraverso la scheda tecnica pubblicata il 9 agosto nella sezione dedicata agli operatori sul sito del Ministero della Salute.
I lotti di friarielli richiamati e la provenienza
I prodotti interessati sono stati commercializzati dall’azienda Ciro Velleca S.r.l., con sede dello stabilimento a Scafati (Salerno), sotto due marchi: Bel Sapore e Vittoria. Nel dettaglio, i lotti a marchio Bel Sapore coinvolti sono il n. 060325 con scadenza 6 marzo 2028 e il n. 280325 con scadenza 28 marzo 2028; mentre i due lotti a marchio Vittoria sono il 280325 con scadenza 28 marzo 2028 e il 290425 con scadenza 29 aprile 2028. Le confezioni sono da un chilo ciascuna e destinate prevalentemente al mercato della ristorazione e dei truck alimentari.
Contesto sanitario e indagini in corso
Il richiamo segue due distinti focolai di botulismo verificatisi nelle ultime settimane in Italia, con particolare riguardo a un cluster a Diamante (Cosenza) che ha provocato due decessi e più di una decina di ricoveri. Inizialmente si era ipotizzato il coinvolgimento di conserve di broccoli, ma l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che gli alimenti responsabili sono proprio i friarielli alla napoletana prodotti da Ciro Velleca. Dopo l’identificazione dell’origine del contagio, è scattato il richiamo su tutto il territorio nazionale.
Le indagini sono affidate ai NAS e all’ASP di Cosenza, con la Procura di Paola che ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato e per commercializzazione di alimenti nocivi. La contaminazione da botulino rappresenta una grave emergenza sanitaria, con sintomi che possono manifestarsi da poche ore a qualche giorno dopo l’ingestione dell’alimento contaminato, includendo difficoltà respiratorie e paralisi potenzialmente fatali.
L’attenzione resta alta anche per altri prodotti conservati, come le salse di avocado già oggetto di ritiro nei giorni scorsi, dimostrando la necessità di un rigoroso controllo della filiera alimentare per prevenire ulteriori casi di intossicazione.
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