Un sospetto focolaio di legionella è stato individuato nel quartiere San Siro, a Milano, nell’area di via Rembrandt. Undici i casi segnalati, come confermato da Ats Milano, tutti con “fattori di rischio predisponenti per l’infezione da legionella”. Una persona è deceduta, mentre altre otto risultano al momento ricoverate. Le autorità sanitarie hanno avviato un’indagine ambientale per risalire alla fonte del contagio: sono in corso campionamenti nelle abitazioni interessate e l’attenzione si sta estendendo anche ad altri “luoghi sensibili” del quartiere. Gli esiti delle analisi di laboratorio sono attesi nei prossimi giorni e saranno determinanti per chiarire l’origine dell’infezione.
Che cos’è la legionella
La legionella è un genere di batteri gram-negativi aerobi, responsabili di infezioni che possono colpire gravemente l’apparato respiratorio. La specie più nota, Legionella pneumophila, è la principale causa della legionellosi — conosciuta anche come “malattia dei legionari” — e della febbre di Pontiac, una forma più lieve e autolimitante.
Dove si trova il batterio
La legionella è molto diffusa in natura e si sviluppa soprattutto in presenza di acqua. Vive in ambienti umidi come laghi, fiumi, acque sorgive e termali, ma è spesso rinvenuta anche in sistemi idrici artificiali: fontane, tubature, piscine e serbatoi.

Le condizioni ideali per la proliferazione includono acqua stagnante, incrostazioni, sedimenti e biofilm, una pellicola di microrganismi che aderisce alle superfici interne degli impianti. Il batterio può inoltre annidarsi e moltiplicarsi all’interno di protozoi e amebe, che diventano un vero e proprio serbatoio naturale.
Un ruolo chiave lo hanno anche le sezioni caldo-umide dei sistemi di aerazione, come condizionatori e umidificatori: un ambiente perfetto per la crescita del microrganismo.
Come si diffonde la legionella
La trasmissione avviene principalmente attraverso l’inalazione di aerosol contaminato, ovvero minuscole goccioline d’acqua disperse nell’aria. È il caso di spruzzi generati da docce, rubinetti, fontane decorative o impianti industriali. Se le particelle sono sufficientemente piccole, possono raggiungere le vie respiratorie profonde e causare l’infezione.
La legionella può diffondersi anche attraverso impianti di climatizzazione mal manutenuti, mentre sono rari i contagi per via di polveri contaminate o attraverso ferite.
Gli episodi epidemici più significativi, in Italia e nel mondo, sono spesso collegati a torri di raffreddamento, impianti idrici di abitazioni, strutture turistiche, ospedali e perfino navi da crociera.
Chi è più a rischio
L’infezione colpisce soprattutto persone di mezza età o anziane, fumatori e soggetti con malattie respiratorie croniche. Particolarmente vulnerabili sono i pazienti immunodepressi, dializzati o con patologie come il diabete, che possono aggravare la prognosi.
I sintomi
La legionellosi può manifestarsi in due varianti:
- Febbre di Pontiac, forma lieve simile a un’influenza, spesso autolimitante;
- Malattia dei legionari, molto più seria, che evolve in polmonite e richiede un trattamento antibiotico, spesso inizialmente per via endovenosa.
Tra i sintomi più comuni: debolezza intensa, dolori articolari e muscolari, mal di testa, malessere generale e difficoltà respiratorie.
Le prossime mosse a Milano
In attesa dei risultati dei campionamenti, il monitoraggio nell’area di San Siro prosegue senza sosta. Gli esperti stanno verificando la presenza del batterio negli impianti domestici, nelle condotte idriche e in altri possibili punti di diffusione.
La priorità è individuare rapidamente l’origine dell’esposizione per contenere il rischio e prevenire nuovi casi. Le autorità sanitarie raccomandano ai residenti attenzione e collaborazione, in attesa di indicazioni ufficiali su eventuali misure aggiuntive di prevenzione.






