Roma, 22 maggio – L’Agenzia Europea dei Medicinali invita a prestare attenzione alle informazioni errate sui social media riguardanti le segnalazioni di reazioni avverse
A cinque anni dall’introduzione dei vaccini contro il Covid-19, l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha deciso di sfatare alcuni dei luoghi comuni che circolano sulla sicurezza di questi prodotti. In un comunicato ufficiale, l’Ema ha sottolineato che le evidenze raccolte da centinaia di milioni di persone vaccinate dimostrano che la sicurezza dei vaccini autorizzati nell’Unione Europea è molto rassicurante.
Effetti collaterali e sicurezza dei vaccini
Secondo l’Ema, gli effetti collaterali più comuni sono generalmente lievi e di breve durata. Tuttavia, l’agenzia ha anche avvertito che, sebbene possano verificarsi effetti collaterali gravi, tali eventi sono molto rari. Un aspetto importante evidenziato è che, sebbene in circostanze eccezionali vi sia la possibilità che questi effetti possano contribuire a decessi, non ci sono prove concrete che indicano un aumento della mortalità legato ai vaccini contro il Covid-19. Infatti, i picchi di mortalità registrati in passato sono stati correlati alle diverse ondate della pandemia, piuttosto che ai vaccini stessi.
Disinformazione e sicurezza online
In un contesto di crescente disinformazione, l’Ema ha messo in guardia sulla necessità di maneggiare con prudenza le informazioni online riguardanti la sicurezza dei vaccini. Molte cifre diffuse sui social media e su vari siti web si basano su malintesi o interpretazioni errate riguardo alla Banca dati europea delle sospette reazioni avverse ai farmaci.
Efficacia dei vaccini nella riduzione della trasmissione
Un’altra questione affrontata riguarda l’efficacia dei vaccini nel ridurre la trasmissione del virus. Sebbene inizialmente l’attenzione fosse focalizzata sulla protezione contro la malattia, l’Ema ha chiarito che i vaccini possono anche contribuire a ridurre la trasmissione del virus, anche se non era l’obiettivo principale degli studi condotti all’inizio della pandemia.






