Roma, 23 giugno 2025 – L’arrivo dell’estate porta con sé non solo temperature elevate, ma anche un aumento significativo delle patologie renali, in particolare coliche renali e calcolosi renale, che colpiscono con maggior frequenza soprattutto la popolazione anziana e maschile. Secondo la Società Italiana di Nefrologia (SIN), il caldo intenso e la sudorazione prolungata aggravano la disidratazione, rendendo i reni particolarmente vulnerabili.
Emergenza stagionale: coliche renali e calcolosi in crescita
Il presidente della SIN, Luca De Nicola, sottolinea come “il caldo estremo e i cambiamenti climatici stanno trasformando le coliche renali in un’emergenza stagionale”. Il quadro clinico, osservano gli esperti, è caratterizzato da un dolore acuto e trafittivo, paragonabile per intensità a quello del parto, localizzato nella parte bassa della schiena e talvolta irradiato verso l’inguine. Questo tipo di dolore spinge spesso il paziente a muoversi alla ricerca di sollievo, contrariamente a chi soffre di lombosciatalgia.
La causa principale è la perdita di liquidi e sali minerali attraverso la sudorazione, che riduce il volume plasmatico e concentra l’urina, favorendo la formazione di calcoli, soprattutto di calcio e ossalati. I dati epidemiologici indicano una prevalenza della calcolosi tra il 6,8% e il 10,1% della popolazione, con una elevata incidenza tra i 30 e i 60 anni e un picco durante la stagione estiva. La recidiva è frequente, con tassi tra il 30% e il 50% entro 5-10 anni.
Prevenzione e trattamento: l’importanza dell’idratazione e della dieta
Per ridurre il rischio di coliche renali, gli specialisti raccomandano un’adeguata idratazione, con un apporto minimo di 3 litri d’acqua al giorno durante i mesi estivi, accompagnata da un’alimentazione ricca di frutta, verdura, tisane e citrato di potassio. Al contrario, è consigliabile limitare il consumo di carne rossa, spinaci, crusca e frutta secca. De Nicola precisa inoltre che “non bisogna eliminare il calcio dalla dieta, fondamentale per la salute delle ossa; il vero problema è la disidratazione”.
Nei casi di coliche renali acute, è possibile alleviare il dolore con antidolorifici prescritti dal medico e applicazioni locali di calore, come panni caldi o bagni, che aiutano a rilassare la muscolatura e facilitare l’espulsione del calcolo. Particolare attenzione deve essere riservata agli anziani, che hanno una capacità ridotta di trattenere il sale: in assenza di controindicazioni come ipertensione o scompensi cardiaci, è necessario aumentare l’apporto di sodio per mantenere l’equilibrio idrosalino.






