I raggi solari non causano solo scottature, ma sono anche responsabili dell’invecchiamento della pelle e delle rughe premature. Durante un evento a Monopoli, l’esperta Nathalie Broussard ha sfatato vari miti sulla protezione solare, sottolineando l’importanza di utilizzare filtri protettivi adeguati in ogni situazione, anche con nuvole o all’ombra
Con l’arrivo della bella stagione, la protezione solare diventa un argomento cruciale per la salute della nostra pelle. Nonostante la consapevolezza crescente, persistono numerose credenze errate che possono compromettere l’efficacia della protezione dai raggi UV. Nathalie Broussard, farmacista ed esperta di comunicazione scientifica per il marchio giapponese Shiseido, ha recentemente evidenziato sei comuni errori da evitare per mantenere la pelle sana e giovane.
Il mito delle nuvole
Il primo errore da evitare è la convinzione che, con nuvole in cielo, sia superfluo applicare la protezione solare. È un mito duro a morire: le nuvole filtrano solo una parte dei raggi UV, quindi è fondamentale proteggere la pelle anche in giornate nuvolose.
Pelle scura e protezione solare
Al secondo posto c’è l’idea che le persone con pelle scura non necessitino di filtri solari. In realtà, la melanina offre una protezione equivalente a un SPF di circa 4, ben lontano dai livelli consigliati per una protezione adeguata.
Alta protezione e abbronzatura
Un altro errore comune è pensare che un’alta protezione consenta di abbronzarsi senza preoccupazioni. Anche con filtri SPF elevati, l’esposizione ai raggi UV stimola la produzione di melanina, quindi è possibile ottenere un’abbronzatura sicura e graduale.
Ombra e Sicurezza
Un quarto fraintendimento riguarda l’idea che stando all’ombra si sia al riparo dai danni del sole. Anche sotto un ombrellone, i raggi UV possono rimbalzare e colpire la pelle. Inoltre, molti credono di essere al sicuro quando si trovano in acqua. Tuttavia, i raggi UVB penetrano l’acqua, e il 50% di essi può raggiungere la pelle anche a un metro di profondità.
Infine, è errato pensare che in casa o in auto non si sia esposti ai raggi solari. I vetri non filtrano completamente la luce UV, e la luce blu emessa da schermi e finestre è ora riconosciuta come un fattore di invecchiamento cutaneo.
Per proteggere efficacemente la pelle, è consigliabile monitorare l’indice UV della propria località. Quando l’indice supera il 2, è opportuno utilizzare un filtro con SPF 30; per valori superiori a 7, è meglio optare per un SPF 50 o superiore. Con una gamma sempre più ampia di prodotti disponibili, dai filtri spray agli stick per le zone più sensibili, è possibile trovare la soluzione ideale per ogni tipo di pelle, garantendo così una protezione efficace senza compromettere il comfort.