Le disuguaglianze sociali continuano a influenzare profondamente la salute globale, riducendo l’aspettativa di vita e creando disparità significative anche nella longevità: l’allarme dell’OMS
Le disuguaglianze sociali rappresentano un fenomeno complesso e preoccupante che influisce in modo significativo sulla salute e sull’aspettativa di vita delle persone in tutto il mondo. Secondo il recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicato oggi, 6 maggio, le differenze socioeconomiche possono ridurre la vita di decenni. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolinea come il contesto in cui nasciamo e cresciamo influisca profondamente sulla nostra salute e sul nostro benessere.
L’impatto delle disuguaglianze sociali sulla salute
Il rapporto evidenzia che l’impatto delle disuguaglianze sociali sulla salute è notevolmente maggiore rispetto a quello dei fattori genetici. Le statistiche parlano chiaro: le persone che vivono in paesi con una bassa aspettativa di vita possono arrivare a vivere mediamente 33 anni in meno rispetto a quelle nate in nazioni con livelli di vita più elevati. Inoltre, i bambini nati in contesti di povertà hanno una probabilità 13 volte superiore di morire prima dei cinque anni rispetto ai loro coetanei in paesi sviluppati. Questi dati allarmanti mostrano che il 94% delle morti materne avviene in paesi a basso e medio reddito, evidenziando una crisi di salute pubblica che richiede un’attenzione urgente.
Disparità interne e globali
Le disparità non si limitano a differenze tra paesi, ma sono evidenti anche all’interno delle singole nazioni. Negli Stati Uniti, ad esempio, il tasso di mortalità materna tra le donne nere non ispaniche è quasi tre volte superiore rispetto a quello delle donne bianche non ispaniche. Similmente, nel Regno Unito, le donne appartenenti a minoranze etniche nere mostrano tassi di mortalità significativamente più elevati rispetto alle donne bianche. Anche il reddito gioca un ruolo cruciale, con tassi di mortalità materna che sono doppi nelle donne del 20% più povero della popolazione rispetto a quelle del 20% più abbiente.
Verso una maggiore equità sanitaria
Nonostante la gravità di queste disuguaglianze, il rapporto dell’Oms offre anche un barlume di speranza, evidenziando i progressi compiuti negli ultimi anni. Tedros afferma che i determinanti sociali della salute sono influenzati dalle scelte politiche e dai valori sociali. Ciò implica che, sebbene le attuali disuguaglianze siano significative, è possibile intraprendere un percorso di cambiamento verso una maggiore equità sanitaria. Un impegno collettivo e una volontà politica possono trasformare le condizioni di vita e migliorare la salute delle popolazioni più vulnerabili, offrendo così un futuro migliore a chi vive in situazioni di svantaggio.






