La Società Italiana di Pediatria (SIP) ha presentato oggi al Senato, nel corso degli Stati Generali della Pediatria, un aggiornamento delle proprie raccomandazioni sull’uso dei dispositivi elettronici da parte dei bambini e degli adolescenti. L’iniziativa, promossa dal senatore Marco Meloni in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente, riflette i dati più recenti e le evidenze scientifiche emerse da una revisione sistematica di oltre 6.800 studi internazionali, di cui 78 selezionati per l’analisi finale.
Rischi legati all’uso prolungato dei dispositivi elettronici da parte dei bambini
La SIP ribadisce l’importanza di evitare l’accesso non supervisionato a Internet prima dei 13 anni, a causa dei rischi connessi all’esposizione a contenuti inappropriati. Viene altresì consigliato di rinviare l’introduzione dello smartphone personale almeno fino a questa età, per prevenire effetti negativi sullo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale dei minori. I pediatri sottolineano come l’uso precoce e prolungato degli schermi sia associato a ritardi nel linguaggio, difficoltà di attenzione, disturbi del sonno, aumento dell’ansia e isolamento sociale. Studi recenti evidenziano inoltre un legame tra l’esposizione digitale e problemi di salute come ipertensione pediatrica, obesità e dipendenze digitali, con alterazioni cerebrali simili a quelle osservate nelle dipendenze da sostanze.
L’uso dei social media dovrebbe essere ritardato il più possibile, idealmente fino ai 18 anni, anche se consentito per legge, mentre è fortemente sconsigliato l’uso dei dispositivi durante i pasti e prima di andare a dormire. L’89% degli adolescenti, infatti, dorme con il cellulare in camera, favorendo una deprivazione cronica del sonno.
Raccomandazioni per famiglie, scuole e pediatri
La SIP invita a promuovere attività all’aperto, sport, lettura e gioco creativo per contrastare la sedentarietà e stimolare lo sviluppo psicofisico. Fondamentale è mantenere supervisione, dialogo e strumenti di controllo costanti in tutte le fasce d’età, nonché integrare l’educazione digitale consapevole nei percorsi scolastici. I pediatri dovrebbero valutare regolarmente le abitudini digitali dei bambini e fornire alle famiglie consulenze preventive mirate.
Come evidenzia il presidente della SIP Rino Agostiniani, “ogni anno in più senza smartphone è un investimento nella salute del bambino”, poiché l’età pediatrica rappresenta una fase di estrema vulnerabilità e crescita del cervello, che continua a formarsi e riorganizzarsi durante l’infanzia e l’adolescenza. La stimolazione digitale precoce e prolungata può alterare attenzione, apprendimento e regolazione emotiva.
Queste linee guida aggiornate rappresentano un passo cruciale per proteggere la salute fisica, mentale e sociale dei minori in un’epoca di crescente diffusione tecnologica e sfidano famiglie, scuola e istituzioni a collaborare per un uso sano e responsabile del digitale.






