Crescono i casi di Dengue, Chikungunya e West Nile e la preoccupazione dell’ISS: ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Dall’inizio dell’anno, il sistema di sorveglianza nazionale in Italia ha registrato un totale di 83 casi confermati di Dengue, di cui 82 associati a viaggi all’estero e un caso autoctono. Parallelamente, sono stati notificati 51 casi di Chikungunya, con 50 casi importati e un caso autoctono, mentre per il West Nile Virus si contano cinque casi confermati, quattro dei quali con manifestazioni neuro-invasiva.
Dengue e Chikungunya: dati aggiornati e trasmissione locale
Secondo l’ultimo aggiornamento a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), da gennaio al 15 luglio 2025 sono stati confermati 83 casi di Dengue in Italia, una malattia virale tropicale trasmessa principalmente dalla zanzara Aedes aegypti. La maggior parte dei casi è stata importata da viaggi all’estero, ma è stato rilevato un caso di trasmissione locale. Non si sono registrati decessi.
Analogamente, i casi di Chikungunya confermati sono 51, con un solo caso autoctono. Questa malattia, caratterizzata da febbre e dolori articolari intensi, è trasmessa da zanzare infette del genere Aedes, in particolare la zanzara tigre (Aedes albopictus), già responsabile di focolai epidemici nel nostro Paese nel 2007 e nel 2017. Anche in questo caso, non sono stati segnalati decessi.
West Nile Virus e altre arbovirosi sotto sorveglianza
Per quanto riguarda la Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus), sono stati confermati cinque casi nel 2025, di cui quattro con presentazione neuro-invasiva distribuiti in Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio, e un caso di febbre in Veneto. La sorveglianza veterinaria ha confermato la circolazione del virus anche in animali e zanzare in diverse regioni tra cui Veneto, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna e Lombardia.
Nel primo semestre del 2025 sono stati inoltre rilevati 4 casi importati di Zika virus, 12 casi autoctoni di encefalite da zecche (TBE) e 5 casi di Toscana virus, tutti sotto attenta sorveglianza sanitaria.
Le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza delle misure di prevenzione contro le zanzare, tra cui la bonifica ambientale per eliminare ristagni d’acqua e l’uso di repellenti e zanzariere, soprattutto nelle aree in cui si è verificata trasmissione locale. L’ISS ha annunciato che gli aggiornamenti sul monitoraggio delle arbovirosi saranno forniti con cadenza settimanale per garantire tempestività e efficacia nella risposta sanitaria.






