Riportiamo di seguito le dichiarazioni della Prof.ssa Cristina Mussini, vicepresidente di Simit. Nelle sue affermazioni, la Prof.ssa Mussini affronta diversi aspetti cruciali nella lotta all’HIV, dai traguardi globali alle specifiche sfide e successi in Italia.
Contesto Globale e l’Impatto delle Politiche
Per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), è fondamentale considerare il mondo come un’unica entità. Tuttavia, le nuove politiche su Pepfar che riducono la terapia nel sud del mondo stanno creando un enorme divario nel raggiungimento di tali obiettivi. Questo divario è profondamente legato al fatto che la maggior parte delle persone che convivono con l’infezione da HIV si trovano proprio in quei paesi drammaticamente colpiti dalle politiche del presidente americano. Nonostante gli sforzi compiuti, non sarà possibile colmare questo gap a causa di questa situazione.
La Situazione in Italia: Un Successo Quasi Completo
Per quanto riguarda l’Italia, la situazione appare molto più positiva. Nei centri specializzati, la percentuale di persone con carica virale soppressa supera di gran lunga il 90%. Ciò significa che il divario da colmare in Italia è rappresentato solo da una percentuale minima di persone.
Strategie per Colmare il Divario Minimo in Italia
Raggiungere questa percentuale minima rimanente richiede un adattamento (‘tailoring’) della terapia. Le nuove modalità di somministrazione, già disponibili come la terapia long-acting (iniettiva) o quelle che arriveranno in futuro (come terapie orali settimanali), probabilmente permetteranno di ottenere la soppressione virologica anche in persone che finora hanno incontrato difficoltà. Queste difficoltà possono derivare da problematiche di vita, una quotidianità complessa, o dall’essere caregiver di anziani o bambini, situazioni in cui l’assunzione quotidiana di una terapia orale può risultare complessa. È noto che la mancata assunzione corretta della terapia può causare un aumento della carica virale.
La Sfida della Diagnosi Tardiva
Un altro motivo significativo per cui alcune persone non raggiungono la soppressione virale è la diagnosi molto tardiva. Arrivare alla diagnosi quando il virus si è già diffuso in modo esteso nell’organismo rende più difficile raggiungere e mantenere una carica virale soppressa. In Italia, questo problema riguarda poco più di 2000 persone su quasi 60 milioni di abitanti, e individuare queste persone è estremamente complesso.
L’Importanza della Prevenzione: La PREP
L’implementazione della PREP (Profilassi Pre-Esposizione) nelle popolazioni con comportamenti che li espongono maggiormente al rischio di acquisire l’infezione da HIV è considerata un passo fondamentale per contenere l’infezione. Tuttavia, uno degli obiettivi per i prossimi anni sarà raggiungere le popolazioni più emarginate o quelle che non percepiscono il rischio, come gli eterosessuali o bisessuali che non arrivano a considerare la PREP.





