Roma, 3 settembre 2025 – La Pfizer, multinazionale farmaceutica statunitense, ha risposto alle recenti critiche riguardanti la trasparenza dei dati sul proprio vaccino anti-Covid, riaffermando l’integrità e la completezza delle informazioni scientifiche fornite. Il presidente e CEO di Pfizer, Albert Bourla, ha sottolineato l’importanza dell’Operazione Warp Speed (OWS) negli Stati Uniti, evidenziando il ruolo cruciale di questa iniziativa nel contenere la pandemia e salvare milioni di vite a livello globale.
Pfizer ribadisce la trasparenza dei dati e il rigore scientifico
In un comunicato ufficiale diffuso oggi, Pfizer ha confermato che i dati relativi al vaccino contro il Covid-19 sono stati presentati alle autorità regolatorie di oltre 130 paesi, e dopo attente revisioni, tutti hanno approvato il prodotto. “I dati sul vaccino Pfizer contro il Covid-19 sono apparsi in oltre 600 pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria”, ha affermato Bourla, rispondendo direttamente all’appello alla trasparenza lanciato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Secondo Bourla, l’Operazione Warp Speed ha non solo impedito il collasso economico globale, ma ha anche contribuito a risparmiare più di 1.000 miliardi di dollari in costi sanitari, grazie alla riduzione delle malattie gravi e dei ricoveri ospedalieri. Inoltre, il programma ha accelerato la produzione nazionale di vaccini, ponendo le basi per una nuova piattaforma tecnologica che potrebbe avere impatti significativi anche in ambito oncologico.
Evidenze da programmi vaccinali internazionali e futuri aggiornamenti
Pfizer ha inoltre sottolineato come vari paesi, tra cui Regno Unito, Danimarca, Israele e Turchia, abbiano continuato a raccogliere dati attraverso i loro programmi di vaccinazione, confermando la sicurezza e l’efficacia del vaccino nella pratica quotidiana.
In linea con l’impegno alla trasparenza, l’azienda ha annunciato che entro la fine del mese pubblicherà ulteriori studi e dati sul proprio sito web, inclusi quelli relativi all’ultimo ceppo di vaccino approvato dalla FDA, frutto di un’attenta revisione regolatoria.
“Garantiamo l’integrità dei nostri dati e restiamo impegnati a condividere apertamente le informazioni derivanti dai nostri studi clinici in corso”, ha concluso Bourla, ribadendo che la trasparenza è un principio fondamentale per supportare le decisioni di pazienti e operatori sanitari.






