Il Covid-19 continua ad attirare l’attenzione di medici ed esperti: è allarme per la variante Stratus. Ecco i dettagli
Continua l’attenzione globale sul Covid-19 con l’emergere di una nuova variante ribattezzata Stratus, che negli ultimi mesi ha mostrato una rapida crescita soprattutto in Europa e nel Sudest asiatico. Dopo la diffusione di Nimbus, Stratus si sta imponendo come il nuovo lignaggio di Sars-CoV-2 sotto stretto monitoraggio da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ne valuta attualmente il rischio di contagio come basso, pur raccomandando un’attenta sorveglianza.
Caratteristiche genetiche e diffusione della variante Stratus
La variante Stratus, conosciuta anche con la sigla Xfg, è un ricombinante nato dall’unione di due lignaggi precedenti, LF.7 e LP.8.1.2, motivo per cui viene definita “variante Frankenstein”. Il primo campione risale al 27 gennaio 2025 e da allora la sua presenza è aumentata significativamente: nelle ultime settimane ha raggiunto fino al 22,7% delle sequenze virali analizzate a livello globale, superando la quota di Nimbus, che scende al 24,9%. In particolare, nel Sudest asiatico Stratus ha conquistato una quota del 68,7%, mentre in Europa è passata dal 10,6% al 16,7%. Questi dati sono confermati anche dal bollettino recente dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Dal punto di vista molecolare, la variante presenta mutazioni specifiche nella proteina Spike che migliorano la capacità di eludere gli anticorpi prodotti dopo vaccinazione o infezione pregressa, rendendola più efficiente nel superare le difese immunitarie.
Sintomi insoliti e monitoraggio clinico
Un aspetto che ha destato particolare interesse è la manifestazione clinica di Stratus, che in India si è affermata come variante dominante. Qui, medici e pazienti segnalano un sintomo distintivo: la raucescenza della voce, accompagnata da tosse secca, irritazione e dolore intenso alla gola, descritto come una “lama di rasoio” durante la deglutizione. Questi sintomi si differenziano dalle ondate precedenti, dove prevalevano la perdita di gusto e olfatto. Analoghe segnalazioni sono arrivate anche dal Regno Unito, dove si rilevano mal di gola acuti, stanchezza, febbre lieve e dolori muscolari.
Indicazioni dell’OMS e stato della situazione in Italia
Pur senza evidenze di un aumento della gravità clinica o della mortalità, l’OMS sottolinea la necessità di mantenere alta l’attenzione con test di neutralizzazione e studi comparativi tra varianti per monitorare eventuali variazioni nella capacità di trasmissione e nella severità della malattia. Inoltre, si continua a raccomandare la vaccinazione, soprattutto per le categorie più vulnerabili come gli anziani over 80, per contrastare efficacemente la diffusione e le complicanze da Covid.
In Italia la situazione rimane sotto controllo, con dati stabili ma con la consapevolezza che la nuova variante potrebbe influenzare il decorso della pandemia nelle prossime settimane. La sorveglianza epidemiologica e le campagne vaccinali proseguono senza interruzioni anche in questa fase estiva.






