Milano, 27 ottobre 2025 – I capelli bianchi non sono soltanto un segno inevitabile dell’invecchiamento, ma rappresentano anche un sofisticato meccanismo di difesa contro il cancro. Lo dimostra uno studio innovativo condotto dall’Università di Tokyo, pubblicato sulla rivista Nature Cell Biology, che ha analizzato il comportamento delle cellule staminali del bulbo pilifero in risposta a danni gravi al DNA.
Il meccanismo cellulare dietro ai capelli bianchi
Il team guidato dalla professoressa Emi Nishimura ha studiato le cellule staminali dei melanociti, responsabili della pigmentazione di pelle e capelli. Quando queste cellule subiscono una rottura del doppio filamento del DNA, attivano la via di segnalazione p53-p21 che induce una differenziazione irreversibile delle staminali, portandole a “autoeliminarsi”. Questo processo provoca l’ingrigimento dei capelli poiché le cellule pigmentanti vengono perse definitivamente.
La scoperta sottolinea che l’ingrigimento non è un evento casuale, ma una risposta protettiva: le cellule danneggiate scelgono di “farsi fuori” per evitare di proliferare e potenzialmente favorire lo sviluppo di tumori cutanei come il melanoma.
Stress cellulare e destino delle cellule staminali
La ricerca ha inoltre evidenziato come, in presenza di specifici agenti cancerogeni – come i raggi ultravioletti B – le staminali invece mantengano la capacità di autorinnovamento, alimentate da segnali molecolari del ligando KIT rilasciato dall’epidermide, che le spingono verso la proliferazione e quindi verso un possibile destino tumorale.
Come spiega la professoressa Nishimura, “la stessa popolazione di cellule staminali può seguire destini opposti, esaurimento o espansione, a seconda del tipo di stress e dei segnali del microambiente”. Questo nuovo paradigma collega direttamente l’ingrigimento fisiologico dei capelli e la formazione del melanoma come esiti divergenti della risposta allo stress genetico nelle cellule staminali.
Lo studio, supportato da importanti finanziamenti giapponesi, apre nuove prospettive per comprendere i meccanismi di invecchiamento e oncogenesi cutanea, escludendo però che i capelli bianchi possano proteggere direttamente dal cancro, ma piuttosto rappresentando un segnale biologico di difesa contro potenziali danni maligni.




