Roma, 21 maggio – L’immunologo Roberto Burioni critica la decisione del governo italiano di non sostenere il nuovo patto sulle pandemie dell’OMS, sottolineando l’importanza di essere preparati per future emergenze sanitarie. Burioni afferma che i virus non conoscono confini e che le risposte politiche non sono adeguate per affrontare emergenze biologiche. Il suo disappunto si rivolge anche a esponenti politici che diffondono disinformazione sui vaccini
L’importanza della cooperazione internazionale nella gestione delle pandemie è un tema sempre più rilevante, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Roberto Burioni, noto immunologo e virologo del San Raffaele di Milano. In un’intervista a La Repubblica, Burioni ha espresso forte preoccupazione per la scelta del governo italiano di non aderire al nuovo patto sulle pandemie proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa decisione, secondo Burioni, potrebbe compromettere la prontezza dell’Italia nel rispondere a future emergenze sanitarie.
La necessità di essere preparati
Burioni ha sottolineato che la rapidità con cui il COVID-19 si è diffuso, raggiungendo l’Europa dalla Cina in meno di due settimane, dimostra come i virus non riconoscano confini nazionali. È fondamentale che l’Italia sia pronta a rispondere in modo efficace e coordinato a eventuali future pandemie. La salute pubblica deve essere gestita con un approccio globale, poiché le sfide sanitarie non possono essere affrontate solo a livello nazionale.
Burioni: “I virus non sono nazionalisti”
Un punto centrale della critica di Burioni riguarda l’argomento del governo sulla sovranità degli Stati nella gestione della salute pubblica. “La sovranità è un concetto politico, ma i virus non sono nazionalisti,” ha affermato, evidenziando l’importanza della cooperazione internazionale. Strumenti come antibiotici e vaccini devono essere utilizzati senza ideologie che possano ostacolarne l’efficacia, poiché rappresentano una risorsa fondamentale per combattere le malattie.
Disinformazione e responsabilità dei leader
Burioni ha anche messo in discussione l’opinione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, ritenendo che l’astensione dall’accordo internazionale non sia una posizione che ci si aspetterebbe da un medico di grande prestigio. La sua critica si estende ai membri della maggioranza che promuovono disinformazione scientifica, in particolare contro i vaccini. Questo tema ha generato un ampio dibattito in Italia e sottolinea la responsabilità dei leader nel fornire informazioni accurate e basate su evidenze scientifiche.
La posizione di Burioni si inserisce in un contesto più ampio di sfide globali riguardanti la salute pubblica. La pandemia di COVID-19 ha evidenziato la necessità di un approccio collettivo alle crisi sanitarie e le decisioni politiche dovrebbero riflettere questa realtà. La cooperazione internazionale è essenziale per affrontare le minacce emergenti e garantire la salute pubblica a livello globale.