L’Italia si conferma ai vertici dell’aspettativa di vita in Europa, raggiungendo nel 2024 un record di 84,1 anni, il valore più alto nell’Unione Europea, condiviso solo con la Svezia. Lo certifica il rapporto annuale “EU Country Health Profiles 2025” pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), che evidenzia come il nostro Paese abbia superato di sei mesi il livello pre-pandemico.
Aspettativa di vita e principali fattori di mortalità
Secondo il documento OCSE, le malattie cardiovascolari e il cancro rappresentano oltre la metà dei decessi in Italia, mentre le morti prevenibili si concentrano principalmente sul cancro ai polmoni, il Covid-19 e la cardiopatia ischemica. Nonostante un rapido invecchiamento della popolazione, gli anziani italiani mantengono generalmente risultati sanitari superiori alla media europea. Tuttavia, permangono sfide importanti, come l’ipertensione diffusa non diagnosticata o non trattata e un preoccupante aumento del tasso di fumo.
Negli ultimi anni, l’Italia ha mantenuto una posizione di eccellenza tra i paesi OCSE in termini di aspettativa di vita: dopo essere stata per lungo tempo al terzo posto nel mondo, si è stabilizzata al quarto, con valori medi intorno agli 83 anni, in linea con i migliori standard internazionali. Le donne italiane vivono in media più a lungo, con una speranza di vita di 85,2 anni, mentre gli uomini si fermano a 80,8 anni, posizionandosi rispettivamente seste e quinti nella classifica OCSE.
Stili di vita e salute pubblica
La relazione OCSE sottolinea altresì come l’Italia presenti un tasso di fumatori leggermente superiore alla media OCSE (19,9% contro 18,1%), con un consumo di tabacco più elevato sia tra uomini (25,1%) che donne (15%). Per contro, il consumo di alcol resta sotto la media OCSE, con 7,6 litri pro capite all’anno rispetto a 8,9. Sul fronte dell’obesità auto-segnalata, il Paese si colloca tra i migliori, con una percentuale del 10,6% complessiva, ben al di sotto della media OCSE del 16,7%.
Il quadro complessivo che emerge conferma l’Italia come una delle nazioni più longeve al mondo, con un sistema sanitario che, pur affrontando criticità, garantisce risultati sanitari di qualità superiore rispetto alla media europea e internazionale.






