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Niente schwa e asterischi nelle comunicazioni ufficiali delle scuole: la decisione del ministero

by Redazione
21 Marzo 2025
Una schwa

Una schwa | Photo by Lfdder licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en) - Alanews.it

Con una circolare inviata a tutte le scuole, il ministero dell’Istruzione ha comunicato che l’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco () e lo schwa* (ə), non è compatibile con le norme linguistiche italiane e può compromettere la chiarezza delle comunicazioni ufficiali. Questa decisione, volta a tutelare la correttezza grammaticale e la leggibilità dei testi, ha suscitato interrogativi e opinioni contrastanti.

La posizione del Ministero

Il documento ministeriale evidenzia come l’Accademia della Crusca abbia più volte sottolineato che pratiche linguistiche non standardizzate possano ostacolare la comprensibilità dei testi ufficiali. In particolare, l’uso di simboli come l’asterisco e lo schwa può introdurre ambiguità, rendendo difficile l’accesso alle informazioni. Pertanto, il Ministero invita le istituzioni scolastiche a mantenere un linguaggio corretto e accessibile, rispettando le norme linguistiche vigenti.

Il contesto del linguaggio inclusivo

Negli ultimi anni, la questione del linguaggio inclusivo ha guadagnato sempre più attenzione. Diverse organizzazioni e attivisti hanno proposto forme linguistiche in grado di rappresentare equamente tutti i generi, cercando di superare le tradizionali strutture grammaticali. In questo contesto, l’asterisco e lo schwa sono stati adottati come strumenti per rendere il linguaggio più inclusivo. Tuttavia, la posizione del Ministero è chiara: l’adozione di tali strumenti non solo non è conforme alle regole grammaticali, ma può anche generare confusione tra studenti e personale scolastico.

Le implicazioni della decisione

La circolare del Ministero ha il potenziale di creare un campo di tensione tra le esigenze di inclusività e il rispetto delle norme linguistiche. Le reazioni sono diverse:

  1. Coloro che sostengono la necessità di un linguaggio inclusivo;
  2. Chi vede queste pratiche come un’invasione delle tradizioni linguistiche consolidate.

Inoltre, l’argomento tocca anche questioni di accessibilità e comprensibilità per le persone con difficoltà di lettura. L’adozione di forme linguistiche non standard potrebbe creare ulteriori barriere per chi fatica ad accedere a testi scritti. La comunicazione chiara e diretta diventa, quindi, un obiettivo fondamentale per le istituzioni scolastiche.

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