All’evento romano “Non in mio nome”, artisti e cittadini si mobilitano per Gaza: Vicario invita all’azione collettiva e sottolinea il potere della cultura nell’impegno civile.
Roma, 28 giugno 2025 – “Non in mio nome” è il titolo che ha scandito l’iniziativa di ieri a Porta San Paolo, Roma, promossa per sostenere il popolo palestinese e spezzare il silenzio assordante sulla crisi in corso a Gaza. Tra i protagonisti dell’evento, la cantautrice e regista Margherita Vicario, che ha invitato a superare l’impotenza diffusa attraverso un impegno collettivo e concreto.
Margherita Vicario: rompere la cappa del silenzio
Margherita Vicario, nota per la sua carriera poliedrica come attrice, musicista e regista, ha espresso con forza il suo messaggio di denuncia e speranza: “L’unica cosa che possiamo fare è riempire questo senso di impotenza cercando di coinvolgere quanta più gente possibile, sensibilizzare, ma soprattutto chiedere un’azione vera, un cambiamento, qualcosa di concreto”. Secondo Vicario, “tutti si stanno macchiando di complicità” e le voci di protesta rischiano di non essere ascoltate, proprio per questo è fondamentale che i cittadini si facciano sentire.
Il titolo dell’iniziativa, “Non in mio nome”, riflette la richiesta di mettere al centro il ruolo dei cittadini in una democrazia rappresentativa: “Se siamo una democrazia rappresentativa, allora i cittadini dovrebbero iniziare ad essere ascoltati. Sono tante le persone che stanno male, che soffrono anche qui”. Vicario ha sottolineato l’importanza della divulgazione e dell’esposizione pubblica per rompere il muro di silenzio che avvolge la situazione di Gaza.
Il richiamo di Fela Kuti e la necessità di mobilitarsi
Durante l’evento, Vicario ha richiamato anche una citazione significativa da un membro della famiglia di Fela Kuti, storico musicista e attivista nigeriano, il cui figlio ha recentemente lanciato il grido “Free Europe”. Fela Kuti, noto per il suo impegno politico e la creazione del genere afrobeat, è ricordato come un simbolo di lotta contro le ingiustizie e i regimi oppressivi.
Nel suo discorso, Margherita Vicario ha fatto appello all’azione collettiva: “Dovremmo muoverci anche noi contro i nostri rappresentanti”. Un invito a non restare passivi di fronte alle decisioni politiche che influenzano vite e diritti umani, ribadendo come la mobilitazione civica sia l’unico strumento per provocare un vero cambiamento.
Margherita Vicario, che nel 2025 ha ottenuto riconoscimenti importanti come il David di Donatello per la miglior regia emergente e per la migliore canzone originale, continua ad usare la sua arte e la sua voce per affrontare tematiche sociali di grande attualità, confermando l’importanza della cultura come strumento di sensibilizzazione e impegno politico.





