Roma, 14 agosto 2025 – Roberto Vannacci, vicesegretario federale della Lega per Salvini Premier, ha espresso dure critiche nei confronti dei campi rom, definendoli “sacche di illegalità, impunità, arroganza e criminalità”. L’intervento arriva dopo il tragico caso della 71enne uccisa a Milano, suscitando un acceso dibattito politico e sociale.
Le parole di Vannacci sui campi rom
In un’intervista rilasciata ad Affaritaliani, Vannacci ha denunciato come, nella maggior parte dei casi, i campi rom siano luoghi dove i minori crescono nel degrado e nell’assenza di regole e istruzione. Il vicesegretario della Lega ha puntato il dito contro una “certa fazione politica progressista” che – secondo lui – ha sempre tollerato e difeso tali realtà nel nome di un’integrazione che definisce fallimentare.
Vannacci critica anche il linguaggio adottato dalla sinistra, che ha vietato il termine “zingaro” e imposto quello di “rom”, tentativo di “associarli a una pregevole cultura o a uno stile di vita nomade idilliaco”. A suo avviso, però, la realtà è ben diversa e necessita di un’applicazione rigorosa della legge per tutti, senza eccezioni.
Tolleranza zero e smantellamento degli insediamenti abusivi
Il generale ha ribadito che gli insediamenti abusivi devono essere “smantellati immediatamente” e che le persone che vi abitano devono lavorare per vivere decorosamente, senza “campare sulle spalle della società”. Vannacci ha inoltre sottolineato la necessità che i rom dimostrino la provenienza delle loro risorse economiche, evidenziando come sia inaccettabile che possano permettersi “oro, macchinoni e gioielli” senza un’attività lecita.
Ha concluso affermando che le case devono essere destinate a terremotati e italiani indigenti che si impegnano nel lavoro. Il messaggio è chiaro: “tolleranza zero” verso chi non si adegua alle leggi italiane, e per chi vuole continuare nel “loro stile di vita nomade”, la convivenza deve avvenire “fuori dai confini nazionali”.
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