Bologna, 13 novembre 2025 – A qualche mese dall’escalation delle inchieste sulla gestione urbanistica di Milano, la città resta in una fase di profondo stallo amministrativo e giudiziario. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha rinnovato oggi l’appello a instaurare un dialogo costruttivo con la Procura, sottolineando l’urgenza di un confronto diretto per superare l’impasse che sta bloccando cantieri e progetti di sviluppo.
Sala: “Serve un tavolo di confronto con la Procura”
Intervenuto a margine dell’Assemblea Anci a Bologna, Sala ha ribadito che l’amministrazione comunale ha già dimostrato attenzione e apertura verso le sollecitazioni della magistratura: “Noi abbiamo preso iniziative per correggere alcune nostre azioni e dimostrare buona volontà – ha affermato il sindaco – ma non possiamo proseguire senza un confronto tra le parti. Bisogna mettersi al tavolo”. Sala ha inoltre commentato la recente decisione della Cassazione che ha annullato le misure interdittive per l’ex assessore Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e il manager Federico Pella, evidenziando come la Suprema Corte abbia in parte smentito l’orientamento della Procura. “Purtroppo la Procura continua ad andare avanti senza tener conto del fatto che il sistema giudicante non accoglie la sua linea in modo significativo – ha aggiunto – Occorre parlarsi”.
La situazione attuale vede una serie di procedimenti penali e amministrativi che coinvolgono dirigenti comunali, imprenditori e funzionari, con accuse che vanno dalla corruzione all’abuso edilizio e lottizzazione abusiva. Recentemente la Cassazione ha confermato la revoca delle misure cautelari per il CEO di Coima, Manfredi Catella, e altri indagati di rilievo, rigettando i ricorsi della Procura e sottolineando l’assenza di gravi indizi.
L’appello delle famiglie sospese
Sul fronte delle famiglie coinvolte, il comitato “Famiglie sospese” ha incontrato la Procura evidenziando una situazione di grave disagio: sono oltre 4.500 le famiglie bloccate in abitazioni sotto sequestro o immobili acquistati “su carta”, con ricadute che coinvolgono quasi 39.000 persone se si considerano le ultime costruzioni post pandemia. Filippo Borsellino, portavoce del comitato, ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo a livello nazionale per sbloccare definitivamente i cantieri e garantire la sicurezza abitativa.
In questo senso, l’amministrazione comunale e le associazioni di cittadini chiedono con forza una legge nazionale che possa mettere ordine in un quadro normativo attualmente frammentato e reso complesso dalle molteplici indagini in corso. Il cosiddetto “Salva Milano”, fermo in commissione ambiente al Senato, rappresenta un possibile strumento, ma restano da definire tempi e modalità di approvazione. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato un lavoro di riscrittura del Testo unico per l’edilizia e un disegno di legge sulla rigenerazione urbana, ma al momento non si hanno certezze sui tempi.
Urbanistica a Milano, Fontana: “Processo leggero, la Cassazione mi dà ragione”
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato la recente decisione della Cassazione sul caso urbanistica.

“Dissi subito che mi sembrava un processo molto leggero e sottile – ha affermato Fontana a margine di un evento a Palazzo Lombardia – e mi pare che questa sia una prima risposta”.
Nuove misure del Comune di Milano
Nel frattempo, il Comune di Milano ha deciso di introdurre una serie di misure correttive per gli interventi urbanistici oggetto di inchieste o a rischio di esserlo. Le nuove linee di indirizzo mirano a garantire una corretta qualificazione delle ristrutturazioni edilizie e a tutelare famiglie e operatori che hanno investito nel mercato immobiliare.
L’obiettivo, spiega l’amministrazione comunale, è quello di uniformare le procedure di approvazione degli interventi già realizzati o in corso, prevenendo così eventuali condanne alla confisca o alla demolizione.
Le parole della vicesindaca Scavuzzo
“La giunta ha già approvato disposizioni che hanno consentito di riorientare l’attività degli uffici comunali, ora tornati a pieno regime”, ha dichiarato la vicesindaca Anna Scavuzzo, con delega alla Rigenerazione urbana. “Ora ci concentriamo sugli interventi oggetto di sequestro o su quelli i cui titoli edilizi non risultano conformi ai provvedimenti più recenti dell’amministrazione”.
Il Comune, ha aggiunto Scavuzzo, fornirà agli operatori indicazioni per richiedere l’accertamento ex post della conformità degli interventi agli strumenti urbanistici, così da avviare percorsi di regolarizzazione e risolvere le situazioni di crisi che coinvolgono cittadini e imprese.
La necessità di aggiornare la normativa urbanistica
“La nostra azione è concreta e dimostra la necessità di un chiarimento legislativo a livello nazionale”, ha concluso la vicesindaca. “Occorre un intervento complessivo che aggiorni la normativa urbanistica alle esigenze che oggi emergono da diverse città italiane, non più solo da Milano”.
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