Il sindacato Unirai difende il Tg1 e i corrispondenti esteri Rai: “Polemiche strumentali, il pluralismo è garantito”
ROMA – Il sindacato Unirai – liberi giornalisti Rai prende posizione in difesa del Tg1 e dei corrispondenti esteri della televisione pubblica, al centro di recenti critiche mediatiche e politiche. In una nota ufficiale, l’organizzazione respinge al mittente le accuse, parlando di “solite polemiche strumentali” e ribadendo “con fermezza l’autonomia del servizio pubblico”.
Il comunicato di Unirai
“L’indipendenza editoriale della Rai – si legge nel comunicato – è fondata sul pluralismo, un principio che continua a essere salvaguardato, come dimostrano le rilevazioni periodiche degli organismi di controllo”. Il riferimento è alle analisi condotte da enti indipendenti che monitorano la rappresentanza politica, la parità di accesso e l’equilibrio dell’informazione nei notiziari della tv pubblica.
Unirai sottolinea inoltre la professionalità e l’autorevolezza dei giornalisti Rai, in particolare di quelli impegnati nei contesti più critici, come i conflitti armati e le aree di crisi internazionale. “I nostri colleghi operano spesso in teatri di guerra, offrendo al pubblico un racconto completo, verificato ed equilibrato”, afferma il sindacato, che invita a non delegittimare il lavoro di chi rischia in prima persona per informare.
Le polemiche che hanno coinvolto il Tg1
Le recenti polemiche, che hanno coinvolto alcuni servizi esteri andati in onda sul Tg1, avrebbero alimentato accuse di parzialità o scarsa imparzialità del racconto giornalistico. Una narrazione, secondo Unirai, che non rende giustizia al lavoro quotidiano della redazione.
“Difendiamo il diritto-dovere di informare senza pressioni politiche o ideologiche”, conclude la nota, rivendicando il ruolo centrale del servizio pubblico nell’assicurare ai cittadini un’informazione trasparente e pluralista, in linea con la missione affidata alla Rai dal contratto di servizio.






