Sergio Mattarella, in visita a Zagabria, si è espresso a favore dell’entrata dei Paesi dei Balcani occidentali nell’Unione Europea
Nel corso di una colazione istituzionale offerta a Zagabria dal presidente croato Zoran Milanović, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha ribadito l’importanza di un’accelerazione nel processo di allargamento dell’Unione Europea, con particolare attenzione ai Balcani occidentali. Il capo dello Stato italiano ha sottolineato come Croazia e Italia condividano la volontà di portare a termine senza ulteriori ritardi questo percorso integrativo, cruciale per garantire stabilità e sicurezza in un’area strategica per il Vecchio Continente.
L’impegno di Mattarella per un’Europa più solida
Durante il brindisi a Zagabria, Mattarella ha evidenziato che le aspirazioni dei Paesi dei Balcani occidentali, che da oltre vent’anni hanno avviato il loro cammino verso l’Unione Europea, devono essere sostenute con fermezza. Secondo il presidente della Repubblica, l’ingresso di questi Stati nell’Ue non rappresenta solo un obiettivo politico, ma un impegno verso valori fondamentali come libertà, democrazia e pace. “Questi popoli hanno il diritto, come tutti gli altri in Europa, di vivere in un contesto di pace e stabilità”, ha affermato, ricordando l’importanza di superare le divisioni storiche che hanno segnato il Novecento.
Il ruolo di Zagabria e la conferma di Milanović
Il presidente croato Zoran Milanović, riconfermato a gennaio 2025 con un ampio consenso, ha accolto con favore le parole di Mattarella, riaffermando il ruolo chiave della Croazia come ponte tra l’Europa occidentale e i Balcani. Milanović, che ha ottenuto al ballottaggio il 77,8% dei voti sostenuto da partiti di centro e centrosinistra, continua a promuovere una politica di cooperazione regionale e di integrazione europea, elementi essenziali per la crescita e la stabilità dell’intero continente.
Questo incontro rappresenta dunque un ulteriore momento di sintonia tra Italia e Croazia sul futuro dell’Europa, con un’attenzione particolare alle dinamiche geopolitiche dell’area balcanica, che rimane una priorità per entrambe le nazioni e per l’Unione Europea nel suo complesso.






