L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, ha parlato del nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia e di possibili misure contro Israele
L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas, ha annunciato l’imminente approvazione del 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, sottolineando l’urgenza di mantenere alta la pressione su Mosca. Nel contempo, si è espressa anche sulla delicata situazione a Gaza, rimarcando l’obiettivo di migliorare le condizioni della popolazione civile attraverso eventuali misure restrittive nei confronti di Israele.
Nuove sanzioni contro la Russia: la pressione continua
Durante il Consiglio Esteri europeo, Kaja Kallas ha dichiarato di essere molto vicina a un accordo politico per il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. “Spero che avvenga oggi, oggi o al massimo domani, c’è ancora un po’ di lavoro da fare”, ha affermato. L’Alto rappresentante ha inoltre evidenziato come gli Stati Uniti abbiano riconosciuto che Mosca non desidera la pace, rafforzando così la necessità di mantenere o intensificare le sanzioni e i dazi. Tra le opzioni sul tavolo rimane viva la proposta di un tetto al prezzo del petrolio russo, che però potrebbe essere adottata senza la partecipazione americana.
Queste misure si inseriscono nel contesto del conflitto in Ucraina, giunto al 1.092° giorno, con la comunità internazionale ancora impegnata a sostenere Kiev e a contrastare l’aggressione russa. I nuovi provvedimenti intendono colpire ulteriormente l’economia russa e la sua capacità di finanziare il conflitto.
La situazione a Gaza e le possibili sanzioni a Israele
Riguardo alla crisi umanitaria a Gaza, Kallas ha descritto la situazione come “davvero cattiva, catastrofica”, sottolineando che finché non si vedranno miglioramenti non sarà sufficiente l’attuale livello di aiuti. Ha riconosciuto segnali positivi, come l’ingresso di più camion con aiuti, la riparazione delle linee elettriche e la distribuzione dell’acqua, ma ha ribadito l’importanza di continuare gli sforzi.
Sulla possibilità di sanzioni contro Israele, basate su un rapporto presentato al Consiglio, Kallas ha spiegato: “Non posso prevedere come sarà la discussione tra i ministri, ma l’obiettivo principale è migliorare la situazione per la popolazione a Gaza”. Il Consiglio affari esteri europeo sta valutando di rivedere l’accordo commerciale con Israele, data la violazione dei diritti umani denunciata, mentre l’Italia si è dissociata da questa posizione.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui la comunità internazionale è chiamata a rispondere sia alle tensioni nel Medio Oriente sia alla crisi in corso in Ucraina, con l’Unione Europea che si conferma attiva su più fronti nella gestione delle crisi globali.






