Carola Rackete ha deciso di dimettersi dal suo ruolo di parlamentare: ecco le sue parole a riguardo
Carola Rackete, nota attivista e comandante della Sea-Watch, ha annunciato le sue dimissioni da europarlamentare, segnando la fine del suo mandato. La decisione, comunicata attraverso una nota del gruppo parlamentare The Left, rappresenta un gesto di responsabilità e spirito collettivo, come ha spiegato la stessa Rackete.
Le ragioni dell’addio di Carola Rackete
Eletta con il partito tedesco Die Linke, Carola Rackete ha sottolineato che la sua candidatura e l’incarico in Parlamento europeo erano finalizzati a sostenere il rinnovamento interno del partito. “Il mio mandato è stato sempre pensato come un lavoro di squadra, e ora questo spirito collettivo si manifesta attraverso la mia decisione di dimettermi”, ha dichiarato l’ex capitana della Sea-Watch 3, la nave che nel 2019 sfidò il divieto italiano portando a Lampedusa 42 migranti soccorsi in mare.
Rackete ha ringraziato gli elettori e i membri di Die Linke per la fiducia accordatale, evidenziando che continuerà a impegnarsi nelle cause ambientali e sociali anche fuori dall’Europarlamento.
Il tributo di The Left e il lascito politico
Martin Schirdewan, co-presidente del gruppo parlamentare The Left, ha definito Rackete “un’eroina per molte persone in Europa”. Ha ricordato come la sua esperienza a bordo della Sea-Watch abbia messo in luce le tragiche conseguenze delle attuali politiche migratorie dell’Unione europea, che causano la morte di migliaia di migranti nel Mediterraneo ogni anno. Schirdewan ha promesso che il gruppo continuerà a portare avanti la battaglia di Rackete per la tutela dei diritti umani, la giustizia climatica e la revisione delle politiche migratorie europee.
Il contesto politico e l’impegno di Carola Rackete
La figura di Carola Rackete si è distinta in Europa per la sua lotta a favore dei diritti dei migranti e per la sua posizione critica verso le politiche restrittive adottate da governi, come quello italiano in cui figurava da Matteo Salvini, che all’epoca del suo celebre sbarco a Lampedusa impose il blocco dei porti. Rackete, con un background da comandante navale e attivista ambientalista, ha sempre messo in primo piano il impegno civile e politico, testimoniato anche dalla sua adesione a Die Linke, partito di sinistra radicale tedesco.
La sua decisione di lasciare il Parlamento europeo arriva in un momento di grandi sfide per la sinistra europea, chiamata a rinnovarsi e a rilanciare la sua agenda politica, soprattutto in materia di ambiente e migrazione. Rackete, pur dimettendosi, mantiene intatto il suo ruolo di riferimento per molte battaglie sociali e umanitarie.






