Il Consiglio Supremo di Difesa (CSD) si è riunito oggi al Quirinale per un incontro di estrema rilevanza, nel corso del quale sono stati affrontati diversi temi strategici che riguardano la sicurezza nazionale e internazionale, con un’attenzione particolare ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, oltre alle nuove minacce tecnologiche e ibride.
Minacce ibride e nuove sfide tecnologiche: i temi del Consiglio Supremo di Difesa
Nel comunicato diffuso al termine della riunione, il Consiglio Supremo di Difesa ha evidenziato la necessità di mantenere alta la vigilanza nella protezione delle infrastrutture critiche nazionali, con particolare attenzione alla difesa dagli attacchi cyber e alla gestione della dimensione cognitiva. A queste minacce tradizionali si aggiungono oggi ambiti emergenti quali il dominio spaziale e la dimensione subacquea, il cui peso strategico sta crescendo esponenzialmente.
Il Consiglio ha sottolineato come la sicurezza europea e italiana sia minacciata da attività offensive sempre più pervasive e rapide, che sfruttano il volume e l’ubiquità della tecnologia digitale e il malevolo impiego dell’Intelligenza Artificiale. Tali minacce ibride, in particolare quelle provenienti dalla Russia e da altri attori ostili, rappresentano una sfida complessa che mira anche a interferire nei processi democratici, attraverso campagne di disinformazione e manipolazione dello spazio cognitivo.
Inoltre, sono state sottolineate le operazioni cyber contro infrastrutture critiche, quali reti sanitarie, sistemi finanziari e piattaforme logistiche, con l’obiettivo di causare interruzioni, ritardi e sfiducia sistemica.
Situazione nei teatri di crisi: Ucraina, Gaza, Libano e Sahel
Il CSD ha ribadito la preoccupazione per l’accanimento della Russia nel conflitto in Ucraina, dove continuano i bombardamenti contro infrastrutture civili e critiche, provocando gravi interruzioni energetiche e un prezzo sempre più alto per la popolazione civile. Sul fronte militare, l’Italia conferma il pieno sostegno a Kiev, anche attraverso un nuovo pacchetto di aiuti militari e la partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della NATO.
In Medio Oriente, il Consiglio ha valutato positivamente il recente cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, pur esprimendo forte preoccupazione per la persistenza di episodi di violenza che causano numerose vittime civili. Il CSD ha ribadito che una pace duratura nella regione è possibile solo attraverso il riconoscimento e la realizzazione della soluzione “due popoli, due Stati”. In questo contesto, l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) è indicata come interlocutore fondamentale per l’Italia e la comunità internazionale, con l’obiettivo di sostenere il disarmo di Hamas e avviare la ricostruzione della Striscia di Gaza.
Sul versante libico e del Sahel, il Consiglio ha sottolineato l’importanza strategica di queste aree per la sicurezza europea, esprimendo anche un forte allarme per la crisi umanitaria causata dalla guerra civile in Sudan.
Non sono mancati riferimenti alle delicate situazioni nel Sud del Libano, dove il quadro di sicurezza resta fragile e si sono nuovamente registrati inaccettabili attacchi israeliani al contingente UNIFIL, attualmente a guida italiana. Il CSD ha ribadito la necessità di garantire la sicurezza della Linea Blu e di potenziare le capacità delle Forze Armate Libanesi, soprattutto alla luce delle decisioni dell’ONU di concludere la missione UNIFIL.
Consiglio Supremo di Difesa: impegni e prospettive per la difesa italiana ed europea
Il Consiglio ha confermato il ruolo attivo dell’Italia nelle iniziative umanitarie e di formazione nel Mediterraneo e in Medio Oriente, sottolineando anche la necessità che la NATO presti particolare attenzione alle potenziali minacce nel Mediterraneo. Sul fronte tecnologico, l’impiego sempre più massiccio di droni nei conflitti, in particolare in Ucraina, ha evidenziato la necessità per l’Europa di adeguare le proprie capacità difensive e di innovazione, come previsto dal “Libro bianco per la difesa 2030”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per giovedì 8 maggio 2025 un nuovo incontro del Consiglio Supremo di Difesa, con all’ordine del giorno la valutazione del Libro bianco della difesa europea, lo stato delle infrastrutture strategiche nazionali, l’adeguamento dello strumento militare italiano e le prospettive per l’industria della difesa nazionale, oltre a un aggiornamento sull’evoluzione delle crisi internazionali, con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente.
In un momento di complessità globale, il Consiglio ribadisce dunque l’importanza di un approccio integrato e multilaterale per garantire la sicurezza nazionale e contribuire alla stabilizzazione delle aree di crisi, senza trascurare l’innovazione tecnologica e la tutela dei processi democratici.






