Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito oggi la necessità di mettere pressione internazionale per far sedere la Russia al tavolo negoziale e porre fine al conflitto in Ucraina. Nel corso del programma televisivo “Cinque minuti” su Rai 1, Crosetto ha sottolineato la gravità della situazione umanitaria, evidenziando che negli ultimi quasi quattro anni di guerra sono morte quotidianamente circa 1.500 persone e che il 93% degli attacchi russi ha colpito obiettivi civili, compromettendo l’approvvigionamento di gas ed elettricità per l’inverno.
Crosetto: “Mobilitare il mondo per la pace”
Il ministro ha spiegato che, nonostante la Russia non abbia mai mostrato volontà di raggiungere la tregua, non esiste altra via se non costringerla a sedersi attorno a un tavolo di negoziazione. “Bisogna mobilitare tutto il mondo per costringere la Russia a smettere gli attacchi indiscriminati”, ha aggiunto Crosetto, definendo la guerra “una follia dell’umanità fatta tutta per rivendicazione ideologica”.
Crosetto ha inoltre ricordato che l’impegno italiano nel sostegno militare all’Ucraina proseguirà anche nel 2026: “La Lega finora ha supportato tutte le iniziative del governo su questo fronte, dagli aiuti militari alle posizioni internazionali, e penso che lo farà anche questa volta”, ha affermato rispondendo a una domanda sul decreto per la proroga degli aiuti.
Guerra ibrida e disinformazione: la posizione di Crosetto
Altro tema affrontato dal ministro è stato il rilancio da parte della Russia di dichiarazioni del presidente del Comitato Militare della Nato, Giuseppe Cavo Dragone, riguardo possibili attacchi preventivi nel campo cyber. Crosetto ha spiegato che questa è una delle tattiche della cosiddetta “guerra ibrida”, in cui la Russia utilizza la disinformazione per rappresentare l’Occidente come aggressore, alimentando la narrazione del conflitto in modo distorto.
Il ministro della Difesa ha così descritto il complesso scenario attuale, nel quale le armi si affiancano a strategie di propaganda e guerra informatica, in un contesto di tensione internazionale che vede l’Italia impegnata a sostenere l’Ucraina e a favorire un negoziato di pace che coinvolga tutte le parti, inclusa la Russia.






