Roma, 14 maggio – La senatrice Ilaria Cucchi denuncia la tratta di esseri umani tra Tunisia e Libia, evidenziando la complicità delle autorità. Presentata l’iniziativa “Strade di umanità” per richiedere verità e giustizia per i migranti. Chiamano a controllare i finanziamenti italiani e a creare un corridoio umanitario per tutelare i testimoni di questa rete criminale
L’orrore della tratta di esseri umani tra Tunisia e Libia sta finalmente ricevendo l’attenzione che merita grazie all’iniziativa “Strade di umanità”, presentata oggi in Senato dalla senatrice Ilaria Cucchi dell’Alleanza Verdi e Sinistra. Durante la conferenza stampa, Cucchi ha denunciato una realtà allarmante: i migranti, spesso considerati come merce, subiscono violenze sistematiche in lager privi di cure e assistenza. Le testimonianze, raccapriccianti, parlano di torture fisiche e psicologiche, privazione della dignità e, in alcuni casi, di tratta di organi.
La gravità della situazione
Cucchi ha enfatizzato la gravità della situazione, sottolineando che molti migranti sono abbandonati a un destino di abusi, mentre altri perdono la vita per mano delle milizie libiche o della Garde Nationale tunisina. Le storie di questi uomini, donne e bambini, pur simili, portano ciascuna un orrore unico e inimmaginabile, trasformando le loro vite in un incubo senza fine.
La responsabilità delle autorità tunisine
L’incontro ha fatto emergere nuove prove sulla responsabilità delle autorità tunisine nella tratta di esseri umani, evidenziando un legame inquietante con il sistema di respingimenti e sfruttamento in Libia. Queste dinamiche criminali, secondo Cucchi, sono finanziate, anche indirettamente, da fondi europei e italiani. “Il nostro Paese deve garantire che i fondi destinati alla Tunisia non alimentino le strutture militari e di polizia coinvolte nel traffico di esseri umani”, ha dichiarato la senatrice, richiedendo la creazione di un corridoio giuridico-umanitario per proteggere i testimoni di queste atrocità.
Impegno per la giustizia e l’accoglienza
Cucchi ha anche ribadito le richieste, finora inascoltate, rivolte al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e al governo Meloni. Nel silenzio delle istituzioni, l’Alleanza Verdi e Sinistra si impegnerà a continuare la battaglia per giustizia e accoglienza, sia dentro che fuori dal Parlamento, affinché non si continui a voltare lo sguardo di fronte a una realtà così cruda e disumana.






