Roma, 17 dicembre 2025 – In occasione del question time alla Camera, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha fornito dati aggiornati e dettagliati in merito al primo appello del semestre filtro di Medicina, rispondendo a un’interrogazione parlamentare. Il focus è stato posto sulla trasparenza, sull’equità e sulla correttezza dello svolgimento degli esami, in particolare riguardo all’uso improprio dei cellulari durante le prove.
Bernini: “Solo lo 0,03% sanzionato per uso di cellulari al primo appello di Medicina”
Secondo quanto riferito dalla ministra Bernini, il consorzio Cineca, incaricato di gestire il sistema informatico per il super calcolo nell’ambito della riforma del test di Medicina, ha effettuato un monitoraggio tecnologico senza precedenti. L’analisi di milioni di dati ha evidenziato che non si è verificata alcuna fuga sistematica di informazioni durante gli esami.
Al primo appello, su un totale di 55.000 candidati, sono state contestate soltanto 17 violazioni per uso dei cellulari, corrispondenti allo 0,03% dei partecipanti, un dato che smentisce parte delle critiche riguardanti presunte irregolarità sistematiche. Bernini ha sottolineato come questo dato sia significativo per la narrazione pubblica, spesso orientata a dipingere il primo appello come problematico.
La riforma del test di Medicina: equità, inclusività e formazione
La ministra Bernini ha ribadito l’intenzione del Ministero di proseguire con la riforma sulla base di principi di equità, inclusività e democrazia. Per la prima volta, ha evidenziato, tutti gli studenti che hanno richiesto l’accesso ai corsi di Medicina sono stati ammessi e sono attualmente in formazione. Questa avviene non solo attraverso la didattica in presenza o a distanza, ma anche mediante materiali digitali e piattaforme di simulazione sviluppate ad hoc.
Bernini ha inoltre respinto l’idea di un ritorno ai vecchi sistemi di test selettivi, spesso legati a un “mercato” di società che offrivano una formazione fittizia. Lei ha definito questa prospettiva “inaccettabile”, sottolineando che il percorso di valutazione prevede più appelli e una graduatoria di recupero, con un processo articolato in tre fasi che si sta ancora svolgendo.
Per rafforzare il dialogo con gli studenti, è stato istituito un gruppo permanente di confronto sul tema della riforma, che vedrà la collaborazione diretta con il nuovo Consiglio nazionale degli studenti universitari e la Conferenza dei Rettori.
Domani è prevista una specifica informativa parlamentare per fare il punto sulla situazione e sui possibili aggiustamenti della riforma, a conferma della volontà di mantenere un approccio trasparente e partecipativo.
Per approfondire: Accesso alla facoltà di Medicina, la ministra Bernini apre a possibili cambiamenti






