Il Consiglio dei Ministri ha avviato una riflessione sulla legge trentina riguardante il terzo mandato per il presidente della Provincia. Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, ha evidenziato l’importanza di rispettare la volontà dei cittadini e l’equilibrio dei poteri
Il Consiglio dei Ministri ha avviato una riflessione approfondita sulla questione dell’impugnazione della legge trentina che prevede l’introduzione del terzo mandato per il presidente della Provincia. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza di questa discussione, incentrata non tanto sulla figura di Maurizio Fugatti, quanto sul rispetto della volontà popolare e sull’equilibrio dei poteri.
Fiducia nel governatore
Donzelli ha espresso la sua fiducia nei confronti del governatore, definendolo “bravo” e in grado di continuare a governare per altri trent’anni insieme a Francesca Gerosa. Tuttavia, ha anche chiarito che le decisioni devono essere prese tenendo conto delle dinamiche politiche e della governance locale. In questo contesto, il tema del terzo mandato assume una rilevanza particolare, poiché tocca direttamente la rappresentanza degli elettori e le modalità con cui vengono esercitati i diritti democratici.
Riforma dello Statuto di autonomia
Durante un incontro informale tenutosi prima della riunione del Consiglio, Donzelli ha discusso con i membri del suo partito le implicazioni della riforma dello Statuto di autonomia, attualmente al vaglio del Parlamento. Alessandro Urzì, responsabile regionale di Fratelli d’Italia, ha ribadito l’importanza di questa riforma, affermando che il partito rivendica la “paternità morale” dell’iniziativa. La riforma non è solo una questione legislativa, ma rappresenta un passo significativo verso una maggiore autonomia per la provincia, un obiettivo che Giorgia Meloni ha sempre sostenuto con fermezza.
Impegno per il futuro
Donzelli ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno di Fratelli d’Italia: “Quando diciamo una cosa, la manteniamo“, un principio che si riflette anche nell’impegno per le prossime elezioni comunali di Trento. In questo clima di fermento politico, la questione del terzo mandato potrebbe rappresentare un banco di prova per il partito e per la sua capacità di tradurre le promesse in azioni concrete, rafforzando così il legame tra politica e cittadini.






