Non è passato in Commissione Affari Costituzionali al Senato l’emendamento proposto dalla Lega che puntava a introdurre il limite del terzo mandato per i governatori regionali. La proposta ha raccolto soltanto cinque voti a favore, tra cui quelli della Lega, di Italia Viva e del rappresentante delle Autonomie, mentre quindici sono stati i voti contrari. Si sono astenuti il presidente della Commissione, Alberto Balboni di Fratelli d’Italia, e il senatore Domenico Matera, anch’egli di FdI
Il voto in Commissione e le posizioni dei partiti
L’emendamento della Lega mirava a limitare la possibilità per i governatori regionali di ricoprire la carica per più di due mandati consecutivi, introducendo così un tetto massimo di tre mandati. Tuttavia, la proposta non ha ottenuto il sostegno necessario in Commissione Affari Costituzionali. A favore hanno votato, oltre ai senatori della Lega, anche esponenti di Italia Viva e il rappresentante delle Autonomie regionali, mentre la maggioranza dei componenti della Commissione si è espressa contro.
Tra gli astenuti figura il presidente della Commissione, Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia, che detiene un ruolo di rilievo nella stessa Commissione. Balboni, laureato in giurisprudenza e con una lunga esperienza parlamentare, è noto per la sua posizione istituzionale e per la partecipazione attiva alle commissioni parlamentari, comprese quelle che si occupano di affari costituzionali.
Il ruolo di Alberto Balboni e il contesto politico
Alberto Balboni, eletto in Emilia-Romagna e presidente della 1ª Commissione Affari Costituzionali del Senato, ha scelto di astenersi nel voto sull’emendamento della Lega. Balboni è un politico di lunga data, appartenente a Fratelli d’Italia, con esperienze che spaziano dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazionale, fino al Popolo della Libertà e infine al suo attuale partito. La sua astensione potrebbe riflettere l’attenzione al dibattito costituzionale e alle implicazioni di una riforma sul mandato dei governatori, anche in considerazione degli equilibri politici in Senato.
La Lega per Salvini Premier, partito di riferimento dell’emendamento, continua a sostenere posizioni di riforma e controllo sui mandati elettivi regionali, ma l’esito del voto evidenzia la difficoltà di ottenere una maggioranza trasversale su questo tema. La discussione proseguirà nelle prossime fasi legislative, ma per ora il tentativo di limitare il terzo mandato è stato respinto.






