Amatrice, 24 agosto 2025 – Sono passati nove anni dal terremoto che ha devastato il Centro Italia nella notte del 24 agosto 2016, un evento drammatico che ha strappato via 299 vite, distrutto case e interi borghi, cambiando per sempre il volto di Amatrice e delle aree circostanti. Oggi, nel ricordo di quella tragedia, le istituzioni e le comunità locali si raccolgono per riaffermare impegno e vicinanza, mentre la ricostruzione procede con difficoltà ma con determinazione.
Il messaggio del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “L’ospedale di Amatrice simbolo di rinascita”
Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha voluto sottolineare l’importanza dell’ospedale di Amatrice come fulcro della rinascita del territorio. “Stiamo accelerando con determinazione, cercando di recuperare il tempo perduto, a partire dall’ospedale di Amatrice, cuore pulsante di un territorio che deve tornare a vivere”, ha affermato Rocca, che pochi giorni fa ha effettuato un sopralluogo nella struttura. Il presidente ha definito la ricostruzione un percorso difficile, ma ha evidenziato come l’ospedale rappresenti “un segnale concreto, un simbolo di rinascita” accanto ai tanti cantieri aperti e alle case che lentamente tornano ad accogliere famiglie.
Rocca ha inoltre rivolto un messaggio chiaro a tutte le comunità colpite: “Non siete sole. La Regione Lazio continuerà a camminare al vostro fianco, con rispetto, ascolto e impegno”. Il presidente ha infine rinnovato la promessa di portare avanti la ricostruzione fino al completo ritorno alla vita, al futuro e alla speranza per queste terre.
Le commemorazioni ad Amatrice e il messaggio critico del sindaco Cortellesi
Quest’anno, per la prima volta, il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha deciso di non invitare ufficialmente le istituzioni alle cerimonie commemorative. Nel suo messaggio, diffuso in occasione del nono anniversario, il primo cittadino ha spiegato che questa scelta è motivata dal desiderio di vivere il dolore in modo privato, senza strumentalizzazioni politiche, e per lanciare un segnale forte di insoddisfazione verso le tante promesse non mantenute.
Cortellesi ha elencato alcuni risultati raggiunti dall’Amministrazione comunale nel campo della ricostruzione, ma ha anche denunciato ritardi e mancanze istituzionali, come l’assenza di risposte dalla Regione Lazio su questioni fondamentali quali la gestione dell’Alberghiero, la rendicontazione del Cas e la riqualificazione delle Sae (soluzioni abitative d’emergenza). Il Comune ha anticipato 8 milioni di euro provenienti da donazioni, ma i fondi non sono illimitati e l’affitto calmierato copre solo metà dei costi, mentre le case ricostruite restano ancora poche.
Il programma delle commemorazioni prevede nella notte del 24 agosto una veglia all’Auditorium della Laga, seguita da una fiaccolata verso il centro storico e la lettura dei nomi delle vittime alle 3:36, ora esatta della scossa. La mattina successiva è prevista la deposizione di corone di fiori al monumento alle vittime e la messa officiata dal vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna.
Le parole di vicinanza dalle alte cariche dello Stato
Anche altre figure istituzionali hanno espresso oggi la loro vicinanza alle comunità colpite dal sisma. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricordato con commozione il dolore ancora vivo per le ferite aperte dal terremoto: “A chi ha perso un proprio caro, a chi ha saputo rialzarsi e a chi ancora lotta per ripartire, vanno oggi il mio pensiero e la mia vicinanza”.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rimarcato l’importanza della memoria e della prevenzione: “Il dolore per le 299 vittime è ancora vivo. Il ricordo di quella ferita ci accompagna e richiama tutti noi a una grande responsabilità collettiva: rafforzare la prevenzione per proteggere le nostre comunità”.
Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto sottolineare i progressi fatti in questi anni, definendo il cratere sismico “il cantiere più grande d’Europa”. Nel suo messaggio ha evidenziato che non si sta solo ricostruendo il patrimonio edilizio, ma “la vita di un’intera comunità” e ha ricordato che sono stati concessi contributi per oltre 11 miliardi di euro per la ricostruzione privata, con una forte accelerazione negli ultimi due anni. Meloni ha infine rinnovato l’impegno del Governo a lavorare con determinazione per rispondere alle esigenze delle popolazioni locali, ribadendo che “il futuro nasce dove c’è il cuore”.

