Roma, 5 agosto 2025 – “Riconoscere la Palestina, quando non esiste la Palestina, è una finzione giuridica e non è neppure una scelta politica“. Così il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha risposto ai cronisti in Transatlantico alla Camera riguardo al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di alcuni Paesi europei.
Antonio Tajani sul riconoscimento della Palestina
Il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che l’Italia è da sempre a favore dello Stato della Palestina, una posizione ribadita più volte negli anni. Ha evidenziato anche che il riconoscimento formale dello Stato palestinese non può prescindere da una realtà giuridica e politica consolidata. “Ho studiato giurisprudenza – ha detto Tajani – basta prendere le prime pagine della definizione di Stato per capire la complessità della questione“.
Il ministro ha spiegato che prima di procedere al riconoscimento ufficiale, è fondamentale lavorare per la costruzione di uno Stato palestinese unificato. “Serve una missione dell’Onu a guida araba, e siamo pronti a mandare anche i nostri militari per riunificare la Palestina“, ha dichiarato Tajani, aggiungendo che attualmente l’Italia riconosce l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ma ritiene necessario che “Hamas se ne deve andare” per poter procedere verso una soluzione politica stabile.
Contesto politico e diplomatico attuale
Antonio Tajani ha confermato la linea diplomatica italiana che coniuga il sostegno allo Stato palestinese con la condanna di Hamas, gruppo considerato terroristico. Di recente, in occasione del conflitto in Medio Oriente, ha ribadito che l’Italia è “contro Hamas, non contro la Palestina”. Ha sottolineato la necessità di separare la condanna del terrorismo dal sostegno al popolo palestinese.
Il ministro ha inoltre evidenziato la volontà italiana di promuovere una soluzione di pace basata sul principio dei due Stati con Gerusalemme come capitale condivisa sotto l’egida della comunità internazionale, un processo che, ha ammesso, risulta lungo e complesso. La posizione italiana, ha concluso Tajani, è quella di sostenere una stabilizzazione definitiva della regione, impegnandosi anche sul piano militare e diplomatico per la sicurezza e la pace nel Medio Oriente.






